Fine lavori in paese: sabato l'inaugurazione di Corso Europa e viale Suardi

All'inaugurazione che sancirà la chiusura definitiva dei lavori nel centro arcenese sarà presente anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte. Ma non tutti hanno voglia di festeggiare.

Fine lavori in paese: sabato l'inaugurazione di Corso Europa e viale Suardi
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E' stata ufficialmente confermata per sabato alle 10.30 l'inaugurazione di Corso Europa e Viale Suardi ad Arcene in seguito ad un'importante ristrutturazione a livello di rifacimento dei sottoservizi, deviazione del corso della Roggia Brembilla, istituzione del senso unico, realizzazione dei marciapiedi e sistemazione dell'arredo urbano.

Il cantiere infinito

Erano iniziati il 13 febbraio scorso i lavori di miglioramento e di adeguamento della nuova rete fognaria e di altri sottoservizi come l’impianto della fibra ottica e del gas ad opera del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, Uniacque e del Comune di Arcene. Ma la data di chiusura del cantiere prevista inizialmente per la fine di maggio si è vista slittare per via di ben due proroghe, che l'hanno posticipata prima al mese di luglio e infine al 30 settembre. A causare i ritardi sarebbero state delle difficoltà riscontrate dall'impresa Foti Srl prima e dalla società "2iRete Gas" poi. Ad ogni modo, proroga dopo proroga, i mesi di ritardo si sono accumulati arrivando a sfiorare i 5 mesi, per un totale di 9 mesi dall'apertura del cantiere che ha tenuto sotto scacco la viabilità del centro di Arcene e con essa i profitti degli esercizi commerciali.

L'ira dei commercianti

Se alcuni negozi e bar in qualche modo hanno retto piuttosto bene la stangata inflitta alla clientela da parte del blocco della viabilità causata dai lavori, altri commercianti, come Fabio Donzelli, titolare del negozio di abbigliamento e articoli sportivi "Saxon" in viale Suardi, che ha subito un calo vertiginoso delle vendite per via della perdita pressoché totale della clientela di passaggio: "La chiusura della strada mi ha causato un calo di vendite pari a più del 50% - ha più volte spiegato Donzelli - Il Comune dovrebbe tutelare i cittadini non certo metterli in difficoltà".

Ma quale festa?

Nonostante l'inaugurazione che sancirà la chiusura definitiva dei lavori sia ormai alle porte, il capogruppo della minoranza Vladimiro Poletti non nasconde la propria perplessità, ed ha dichiarato: "Quella dell'adeguamento e miglioramento della rete fognaria è senza dubbio un'opera necessaria, ma in ritardo di ben 10 anni - ha spiegato Poletti - Avrebbe infatti dovuto essere eseguita dall'Amministrazione nel 2006, quando si decise di intervenire su viale Suardi: quello era il giusto contesto e si sarebbe evitato di creare ulteriori disagi alla popolazione, risparmiando sui costi. Trovo che questi lavori siano stati gestiti in modo superficiale, l'Amministrazione avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione al rispetto delle tempistiche programmate, facendo pressione alle imprese qualora fosse stato necessario - ha poi proseguito Poletti - Posso capire un ritardo di 20 o 30 giorni, ma non di oltre 5 mesi, soprattutto se consideriamo che questi lavori sono il frutto di un'analisi e di una programmazione a cui l'Amministrazione ha lavorato per 3 anni. Senza contare gli ingenti danni che i lavori hanno causato ai nostri commercianti: viale Suardi è sempre stato il cuore pulsante di Arcene attraverso le sue attività. Ora molte di esse sono in difficoltà e se venissero a mancare, il paese perderebbe la propria identità. C'è poco da festeggiare, l'Amministrazione comunale farebbe bene ad aprire un tavolo di confronto con i commercianti, per cercare di ridare smalto a un paese che di questo passo rischia di diventare un dormitorio" ha concluso Poletti.

Commenti
jessica.taborelli@netweek.it

Grazie per il suo intervento. La nostra redazione è sempre aperta ad accogliere le testimonianze di tutti, residenti compresi. Restiamo a disposizione, di tutti.

Daniel

Interessante come siano tutti bravi a criticare, ma nessuno che si prende la briga di leggere le carte; o di come si riporti solo le testimonianze di persone che criticano l'operato. Nulla si scrive riguardo al fatto che l'obiettivo ultimo è appunto quello di togliere il traffico dal centro del paese, che esasperava i residenti, per farlo confluire sul nuovo raccordo. E ancora nulla si scrive sulle persone residenti (non commercianti, comunque, ça va sans dire, la maggioranza) che hanno accolto in maniera molto positiva i lavori per la totale mancanza di traffico e l'organizzazione dell'opera stessa, caratterizzata dalla disponibilità e gentilezza dell'impresa nell'informare e nell'agevolare per quanto possibile i residenti stessi. E non è il primo articolo del genere. Complimenti

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