Fase 2: Sorte (Cambiamo!): "Ha ragione Confartigianato, contagi siano malattia non infortunio sul lavoro"
Al momento l'assenza di un lavoratore che viene contagiato in Fase 2 è giustificata come infortunio sul lavoro.
“A che serve adeguarsi alle linee guida, onerose e stringenti, predisposte per la riapertura delle attività se poi un imprenditore che le osserva rischia comunque di vedersi imputate le responsabilità civili e penali nel caso in cui un suo dipendente dovesse contrarre il coronavirus?”.
Così in una nota il deputato di Cambiamo! Alessandro Sorte.
Contagio in Fase 2: "Sia malattia, non infortunio"
“Per molte imprese, gravemente provate dal lockdown, la riapertura comporterà già una remissione: in tanti casi le nuove previsioni sanitarie renderanno difficile coprire anche solo i costi di gestione. Come si può pensare di rilanciare il Paese se a tutto questo si aggiunge la responsabilità dell'imprenditore per un eventuale contagio anche laddove abbia adottato tutte le misure di prevenzione? Concordo pienamente con quanto sostiene il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giambellini perché i contagi devono essere classificati come malattia, non infortunio. È innanzitutto il buonsenso a dirlo”, conclude.