Ex tribunale di Crema, Pd "Maroni non ha mantenuto le promesse"
E' stato bocciato in consiglio regionale l'emendamento sull'ex tribunale di Crema presentato da Agostino Alloni del Pd. Una decisione che ha scatenato le polemiche.
Ex tribunale di Crema l'ipotesi di un polo sanitario
Il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni a settembre aveva chiesto al presidente Maroni di dare seguito alla promessa fatta in occasione della sua visita a Crema. L'ex tribunale cittadino sarebbe dovuto diventare un presidio territoriale polivalente, a carattere sociosanitario, con un reparto di neuropsichiatria infantile, un centro multidisciplinare con reparto di degenza (Presst), un consultorio, un magazzino farmaci e un poliambulatorio.
La promessa di Maroni
“Maroni in campagna elettorale aveva preso un impegno che siamo certi vorrà ora onorare – aveva dichiarato Alloni - anche se le elezioni non sono andate come lui auspicava. A Crema c’è uno spazio, quello dell’ex tribunale, che può essere utilizzato a vantaggio della comunità e c’è la disponibilità del Comune a cederlo gratuitamente in cambio di nuovi servizi sociosanitari. Esiste un progetto in questa Direzione presentato in Regione dalla Asst locale, concordato con tutti i sindaci del cremasco. Manca solo la volontà della Regione. Io propongo di aprire un tavolo operativo che coinvolga tutte le istituzioni per arrivare a un risultato in tempi ragionevoli.”
Bocciato l'emendamento
L’emendamento PD al bilancio regionale , presentato da Agostino Alloni, è stato però bocciato. Alloni aveva richiesto un finanziamento pari a 4 milioni di euro a favore della trasformazione dell’ex tribunale in presidio socio sanitario. Una bocciatura che proprio non è piaciuta al Pd di Crema. Il segretario Jacopo Bassi ha commentato la decisione con parole dure: "La bocciatura - ha detto - lascia sul tavolo molto perplessità e domande evase"
"Promesse elettorali fatte per interesse di partito"
"Per primo - scrive Bassi - ci si chiede dove sia lasciata cadere la promessa fatta in pompa magna da Maroni, in occasione della campagna elettorale di Crema, in cui il presidente lombardo si era impegnato a fare tutto il possibile al fine di recuperare l’ex tribunale. Una promessa che ci spiace constatare aveva un interesse esclusivamente elettorale, una sparata per sostenere il candidato, poi perdente, della destra. Con la sconfitta del candidato amico Maroni si rimangia le parole, facendo intendere di aver parlato per interesse di partito, e non dei cremaschi. Un vero peccato, perché la riqualificazione di quell’area è un tema sentito non solo da Crema, ma anche dai sindaci del cremasco, oltre che dall’ASST. La Lega, ancora una volta, si dimostra federalista a parole, ma disinteressata alla voce dei territori nei fatti, salvo quando c’è da sostenere campagne elettorali.