Evasori in Porsche bacchettati dal sindaco anche quest'anno
L’elenco di coloro che non hanno pagato la Tari nel 2017 presenta gli stessi nomi.
Evasori in Porsche. Anche quest'anno il sindaco di Agnadello li ha bacchettati in Consiglio comunale.
Evasori in Porsche
«Anche quest’anno chi viaggia in “Porsche” non paga la Tari». E’ entrato a gamba tesa il sindaco Giovanni Calderara nella discussione sul Bilancio di previsione, lunedì sera. «L’anno scorso aveva sollevato polemiche la mia dichiarazione relativa all’evasione della Tari - ha esordito - Avevo stigmatizzato il comportamento di quei compaesani che viaggiano in “Porsche” ma non la pagano. Sui social network erano subito partite le rassicurazioni da parte loro, sicuri di aver saldato il dovuto. Però, “Porsche” a parte, se guardo l’elenco di coloro che non hanno pagato la Tari nel 2017, o non lo hanno ancora fatto, i nomi sono gli stessi. Le stesse persone e famiglie che potrebbero pagare ma non lo fanno».
Un doppio danno per il Comune
Non solo il Comune non incassa le tasse, ma si trova anche delle risorse bloccate. «Parte di alcuni tributi di difficile esazione, e di altre entrate specifiche, in percentuale va a rimpolpare il fondo crediti di dubbia esigibilità - ha spiegato il vicesindaco Andrea Ercoli - Quindi è destinato a crescere di anno in anno proporzionalmente all’evasione e alla strutturale incapacità di incassare tutti i crediti che può vantare il Comune. Risorse che restano vincolate: si tratta di 166mila 888 euro».
L'appello
«Rivolgo un accorato appello alle persone in grado di pagare le tasse comunali - ha tuonato - Versate il dovuto e fatelo in fretta, perché questi debiti che avete accumulato non possono essere cancellati. Lo sottolineo. Fatelo ora, perché nei prossimi mesi la riscossione coatta verrà affidata a operatori esterni. Non sarà poi possibile concordare con loro agevolazioni sulle modalità di pagamento». Parole non gradite a un cittadino, proprietario di una delle due «Porsche» che girano in paese, che a margine della seduta ha smentito le parole di Calderara. Si è detto ancora in attesa delle sue scuse.