Ghisalba

Evasione, sono ancora troppi a non pagare

La riscossione coatta sta portando buoni risultati ma il revisore dei conti insiste sulla necessità di un incasso maggiore

Evasione, sono ancora troppi a non pagare
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Evasione fiscale, un cancro della società, di cui si è tornato a parlare nel Consiglio comunale di Ghisalba.

Evasione fiscale: chi non paga danneggia tutti

Troppi i ghisalbesi che non pagano tasse e multe e, se da un lato il sindaco Gianluigi Conti mostra il pugno duro, dall’altro chiude un occhio in una logica che mira all’equità ma anche a non danneggiare il Comune. Lo ha spiegato in seguito all’intervento dell’assessore al Bilancio Sara Bosis, che ha portato in approvazione il Previsionale 2025-2027 nell’ultimo Consiglio comunale del 2024.

"L’impegno sul versante spesa, sempre in aumento negli ultimi anni per costi energetici, inflazione, minori trasferimenti dallo Stato e crescente spesa sociale, ci impone l’utilizzo di una parte di oneri di urbanizzazione a copertura della spesa corrente - ha detto tra le altre cose l’assessore - Questo si potrebbe evitare se il pagamento di tasse e tributi fosse tale da garantire l’equilibrio dei conti ma, purtroppo, evasione e mancati pagamenti impongono di accantonare una quota che, a conti fatti, è quasi il doppio degli oneri di urbanizzazione che vengono posti a copertura della spesa corrente".

Aperto il dibattito, il primo cittadino ha preso la parola.

"Volevo fare delle precisazioni su alcuni punti del parere (positivo) espresso dal revisore dei conti - ha esordito il primo cittadino - giustamente insiste sulla necessità di un incasso dei tributi sempre maggiore perché la percentuale di riscossione è storicamente sempre stata piuttosto scarsa. È la direzione in cui stiamo cercando di andare con diverse iniziative, però il professionista dice giustamente che la Tari andrebbe applicata anche a chi utilizza l’area feste e gli impianti sportivi, e invita ad aumentare anche le concessioni cimiteriali. Francamente ci sentiamo di fare scelte politiche più leggere: dopo aver dovuto aumentare il costo dell'utilizzo dell'area feste perché è diventato obbligatorio calcolare anche l’Iva su questo tipo di prestazioni, applicare la Tari rappresenterebbe un ulteriore esborso per chi ne usufruisce di circa 85-86 euro per ogni giornata. Idem per la Polisportiva, che fa già fatica a pagare quel che deve e per questo lo fa sempre con un po’ di ritardo. Preferiamo continuare a spalmare il dovuto su tutta la popolazione perché sui cittadini incide per meno di 10 centesimi l’anno. Si tratta di una scelta politica, non contro il revisore".

Il revisore dei conti ha poi posto l’accento sulla puntualità con cui il Comune dovrebbe riscuotere i soldi dei diversi canoni d’affitto.

"Per esempio quello della piscina - ha affermato Conti - ma non vogliamo essere precisi fino in fondo rispetto all’applicazione dei contratti di locazione: significherebbe, in alcuni casi, come appunto per la piscina, chiudere l’attività. Un’eventualità antieconomica, che si ripercuoterebbe sfavorevolmente sul Comune che è proprietario dell’impianto. Quanto alle concessioni cimiteriali, i morti sono 30-35 l’anno per cui non vale la pena".

La riscossione coatta funziona

Conti ha poi fatto chiarezza sulla situazione attuale.

"Si registra una maggiore riscossione dei tributi grazie agli accertamenti su Tari e Imu, prima effettuati sulle attività produttive e adesso anche sulle utenze domestiche - ha affermato - È un'attività antipatica e dal punto di vista politico non porta consenso ma va fatta: va verificato che i dati su cui vengono calcolati i tributi siano corretti. Ci sono delle proteste ma il nostro intento è quello di arrivare all’equità, nel rispetto dei cittadini che le tasse le pagano puntualmente, spesso facendo sacrifici. Se ci sono errori c’è la possibilità di discutere e di rettificare".

Ricorso agli oneri di urbanizzazione

Sulle affermazioni del revisore ha chiesto lumi il capogruppo di "Lista per Ghisalba" Joskaluca Carmosino.

"Il revisore fa notare che le entrate da oneri di urbanizzazione per il finanziamento della parte corrente sono purtroppo piuttosto consistenti - ha rilevato - Volevo una precisazione a riguardo".

"Abbiamo messo a bilancio oneri pari a 380mila euro e accantonato 400mila euro nel Fondo crediti di dubbia esigibilità, che non possono essere usati perché servono a tamponare l’alta evasione dei tributi Tari e Imu e di sanzioni del Codice della strada - ha riferito Bosis - se avessimo un’adeguata riscossione ne accantoneremmo la metà, il resto delle risorse si libererebbe e non dovremmo prenderle dagli oneri".

Infine, su quesito della consigliera di minoranza Michela Pesenti, Bosis ha rivelato che "il contratto quinquennale con la nuova società di riscossione coattiva prevede che quest’ultima incassi non più il 10 ma il 5%, mentre quella che si occupa degli accertamenti il 20% solo sulle pratiche andate a buon fine".

"Giusto contrastare l’evasione - ha osservato in conclusione Pesenti - ma a volte il cittadino si trova davanti un muro: si potrebbe evitare, e anche il Comune si risparmierebbe il contenzioso".

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