Romano

Elezioni comunali 2024, in città scatta il toto-sindaco

In primavera si voterà per eleggere il successore di Nicoli. Tante le ipotesi e nel centrodestra una clamorosa: Gianfranco Gafforelli, l'ex presidente della Provincia

Elezioni comunali 2024, in città scatta il toto-sindaco
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A Romano in primavera si voterà per eleggere il successore di Sebastian Nicoli. Tante le ipotesi e nel centrodestra una clamorosa: Gianfranco Gafforelli, l'ex presidente della Provincia.

Romano al voto

Si avvicina la campagna elettorale per le Comunali 2024, particolarmente in ritardo sulla consueta tabella di marcia. Si voterà infatti in primavera: il centrodestra cercherà di strappare la città al centrosinistra che governa da due mandati, mentre la maggioranza sta cercando il giusto"erede" del sindaco uscente Sebastian Nicoli (Pd), che non può più ricandidarsi. In questi giorni informalmente stanno cominciando a "filtrare" dai corridoi l'ipotesi di candidati a sindaco, in entrambi gli schieramenti. Ecco il punto ad oggi...

Centrodestra

L’ex presidente della provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli sbarca in città come (possibile) candidato sindaco del centrodestra. Questo il nome più gettonato, in queste ore, che alle prossime elezioni potrebbe rappresentare i partiti del centrodestra unito, comprese le (ex) formazioni del Polo civico. Una scelta che solo nelle prossime settimane potrebbe essere confermata con il pronunciamento delle segreterie provinciali di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia che sono alle prese con l’annosa scelta del candidato sindaco per la città di Bergamo. Tutto dipende, di fatto, dal "Risiko" dei candidati nei principali centri al voto, spartizione tra gli alleati che tiene conto sia del consenso dei partiti della coalizione al livello nazionale, che dei nomi in corsa a livello locale Questo però non significa che i partiti del centrodestra romanese siano fermi. Ciascuno dei tre partiti infatti ha già formulato la propria proposta, indicando alle segreterie provinciali dei papabili candidati.

E i nomi, un po’ sottobanco, stanno cominciando a "girare" nei corridoi. Cominciamo da Fratelli d’Italia, il primo partito per consenso all’interno della coalizione. Due sono i nomi che sarebbero emersi in queste settimane. Il primo è quello di Sonia Fatnassi. L’ex coordinatrice di Forza Italia, destituita dopo le ultime elezioni regionali, da tempo pur non essendo (ancora) tesserata, si è avvicinata al circolo di Fratelli d’Italia di Romano, decisa a farsi notare. L’altro nome per Fratelli d’Italia è invece una novità: quello di Danio Moro, 66 anni, ex bancario in pensione e fratello di Adelio, glorioso calciatore di Atalanta e Inter tra gli anni ‘70 e ‘80. La Lega, in termini di consenso, è oggi il secondo partito del centrodestra romanese.

Il suo segretario Andrea Nozza, consigliere comunale, in tempi non sospetti era stato indicato papabile candidato sindaco ma durante il mandato qualcosa è andato storto provocando una frattura  con la base del partito. La vicinanza del segretario agli ex consiglieri comunali civici, Luciano Dehò e Michele Lamera, che secondo gli addetti ai lavori, in questi mesi avrebbero avuto un ruolo primario nella coalizione di centrodestra per la scelta dei rappresentanti, non sarebbe stata  digerita dai colleghi di partito. Un malcontento che avrebbe spinto i leghisti a virare le preferenze su Eliana Festa, già presidente del Consiglio comunale di Romano e segretaria della sezione leghista cittadina.

Centrosinistra

Spunta anche il nome di Francesco Arlanch come possibile successore di Sebastian Nicoli alla guida del centrosinistra romanese: il noto autore televisivo romanese (in passato lavorò anche per "Don Matteo"), consigliere comunale, sarebbe in corsa per il post-Nicoli insieme all’assessore al Bilancio Marco Seghezzi e al consigliere Giovanni Allevi. Al secondo mandato, infatti, il sindaco uscente (Pd) non può più ricandidarsi, e per il suo successore si apre una partita politica decisamente difficile, in un quadro il cui il centrodestra «fa cappotto» in tutte le elezioni, anche locali. Tre nomi, un solo programma: stando a quanto emerso sinora, per tutti e tre la «partita» di queste settimane è vincolata a un programma condiviso all’insegna della continuità.

Il primo tra questi è appunto Francesco Arlanch. Stimato professionista e noto autore televisivo, da dieci anni è il capogruppo in Consiglio comunale della Lista Civica Nicoli Sindaco. Arlanch in questi anni non ha mai mancato di sostenere nel dibattito pubblico e consigliare le scelte della maggioranza di cui fa parte, partecipando attivamente all'Amministrazione cittadina. Il secondo candidato che sarebbe in corsa per guidare la città è Marco Seghezzi, da dieci anni assessore al Bilancio. Nessuno meglio di lui, questa la scommessa dei suoi sostenitori,  saprebbe fare una fotografia esatta di Romano, dal punto di vista economico ma anche strutturale e amministrativo.

C’è infine Giovanni Allevi, il più giovane dei tre. Imprenditore «cresciuto a pane e politica» partito come consigliere con delega alla comunicazione nel primo mandato, negli ultimi cinque anni è stato anche presidente del Consiglio comunale. Tre papabili candidati che per ora restano in attesa delle scelte degli avversari di centrodestra, obbligati ad attaccare. Chi sostituirà Sebastian Nicoli, ancora, non si sa: la strategia è quella dell’attendismo, lasciano intendere in piazza Longhi. Dopodiché, comincerà la «vera» partita interna, e il tema sarà ancora quello di cinque anni fa: gli equilibri (difficili) tra la lista civica e il Pd. Per ora, almeno in apparenza, scoppia la pace.

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