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Documenti all’”ultimo minuto” la minoranza insorge

Nervi tesi a Brignano durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.

Documenti all’”ultimo minuto” la minoranza insorge
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Nervi tesi a Brignano durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.

Documenti in ritardo: è scontro

Troppo poco tempo per “preparare” un Consiglio, si riaccende la polemica sulle tempistiche. A sollevare la questione, durante l’ultima assise, è stato il consigliere di minoranza Stefano Moro, intervenuto a inizio seduta per commentare la situazione di difficoltà.

“Negli ultimi sei anni, sia in maggioranza che in minoranza, ho sempre cercato di garantire il massimo impegno per portare a termine ciò che i cittadini mi avevano chiesto – ha esordito – Questa sera, però, non posso assicurare che il mandato possa essere svolto in modo serio, completo e consapevole, perché i documenti relativi all’ordine del giorno ci sono stati inviati venerdì alle 17”.

48 ore per depositare: è il regolamento

Una tempistica che, a detta di Moro, mancherebbe di rispetto nei confronti dei consiglieri e, se fatta di proposito, costituirebbe un tentativo di ostacolare la funzione di controllo delle minoranze. Alle constatazioni di Moro hanno replicato dapprima il segretario comunale Filippo Paradiso, che ha ricordato come il regolamento preveda il deposito dei documenti presso la segreteria comunale 48 ore prima della seduta, e sia stato dunque rispettato nonostante le 48 ore includano le giornate di sabato e domenica e a seguire il sindaco Marco Bonardi, che ha dichiarato, dal canto suo, di aver visionato tutta la documentazione la mattina stessa del Consiglio.

Manca la collaborazione

“Chiaramente sapevo che il regolamento prevede 48 ore di anticipo per i documenti, ma mi chiedo perché, essendo le proposte datate 30 maggio, non si sia potuto inviarle prima. Alcuni documenti richiedono parecchio tempo: lo richiedono alla maggioranza e a maggior ragione a noi, che ci riduciamo ad averli 48 ore prima, in giorni tra l’altro festivi» ha contro-replicato Moro, cui si è affiancata la capogruppo Beatrice Bolandrini, dichiaratasi: “Esterrefatta del fatto che il sindaco visioni il giorno stesso del Consiglio i documenti che in teoria emette lui”.