Discarica di amianto, il Tar non concede la sospensiva

Il Tribunale amministrativo di Milano ha respinto il ricorso perché non ci sono rischi imminenti per la salute dei cittadini

Discarica di amianto, il Tar non concede la sospensiva
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Discarica di amianto, il Tribunale amministrativo di Milano, riunitosi in Camera di Consiglio il 25 luglio, non ha concesso la sospensiva sull'Autorizzazione integrata ambientale, richiesta dai legali del Comune di Treviglio e di Legambiente Lombardia, per il progetto della società Te.Am nell'ex Cava Vailata.

Il Tar: "Non ci sono pericoli"

Il Tar ha rigettato il ricorso perché, a suo dire, al momento non ci sono rischi per la salute dei cittadini. Nell'ordinanza si legge infatti che "la domanda di annullamento non appare assistita dal necessario periculum in mora, in quanto nessun danno imminente alla salute dei cittadini è stato paventato nel ricorso, mentre sussiste allo stato un interesse degno di tutela dell’impresa a svolgere la sua attività economica".

Legambiente: "Nessuna sorpresa"

"Non è una sorpresa  - ha commentato Patrizio Dolcini, componente del Direttivo Legambiente Lombardi e consigliere nazionale di Legambiente - A dar man forte a TeAm è intervenuta la Regione, con una scelta politica ben precisa. Contrariamente alle aperture dell’assessore Claudia Terzi, la Regione - per deliberazione della Giunta, non dei tecnici – ha scelto infatti di sostenere le stesse posizioni di TeAm. L’unico dato nuovo è che in fase di dibattimento, TeAm ha dichiarato – per tramite dei propri legali – che inizieranno i lavori di bonifica ma non quelli di predisposizione nè tantomeno di conferimento relativi alla discarica. Questo fino al pronunciamento del Consiglio di Stato.

Consiglio di Stato

"Chiediamo pertanto che il Comune di Treviglio chieda una espressione ufficiale di tale volontà a TeAm , in modo che risulti in una comunicazione fra le parti e non limitata agli atti giudiziari - ha proseguito Dolcini - Occorre comunque che si arrivi al dibattimento del prossimo 8 Marzo, in Consiglio di Stato, con una presa di posizione da parte della Regione che chiarisca se c’è la volontà o meno di appoggiare le istanze del Comune e dei cittadini trevigliesi".

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