Spino d'Adda

Dimessa la consigliera Grazzani, subentra Pregnolato

La surroga sarà ufficializzata durante la seduta consiliare odierna

Dimessa la consigliera Grazzani, subentra Pregnolato
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Spino, dimessa la consigliera di minoranza Antonia Grazzani, al suo posto Cinzia Pregnolato.

Cinzia Pregnolato entra in Consiglio

La surroga ha avuto luogo durante la seduta consiliare di oggi, sabato 7 maggio.
La nuova componente di "Spino futura" dal 2015 gestisce in paese il negozio "Settepetali" ed è parte del motore del "Gruppo commercianti". Ex volontaria della Protezione civile e della Croce rossa di San Donato, è anche membro della Commissione per il centro sociale.

"Devo ringraziare Paolo Riccaboni perché mi ha dato la possibilità di entrare nella politica locale - ha detto - All’inizio ero titubante, perché per me rappresentava un mondo nuovo, tuttavia ci ho messo grande impegno e voglio continuare. Sono dispiaciuta per le dimissioni della dottoressa Grazzani ma molto contenta di questa opportunità, perché mi piace impegnarmi per il paese, quindi vorrei riuscire, per quanto possibile in minoranza, a realizzare delle cose costruttive. Fra queste, occuparmi del commercio e degli eventi per mostrare Spino anche al resto del territorio. L’obiettivo è rilanciare il settore, perché anche noi, come tutti, durante il Covid abbiamo sofferto tantissimo e abbiamo bisogno di ripartire".

Le dimissioni di Antonia Grazzani

Grazzani, che è medico di base in paese, ha spiegato i motivi che l’hanno costretta a rinunciare all’incarico.

"Le dimissioni sono dovute all’aggravio di lavoro che è in continuo aumento - ha spiegato - Un po’ per le ondate di Covid che periodicamente si susseguono, un po’ perché la medicina di base è in sofferenza per mancanza di medici, inoltre la burocrazia ci porta via un sacco di tempo. Il massimale di pazienti pro capite ammonta ora a 1750 assistiti, ma potrebbe aumentare ancora. Noi medici di base, oltre alla professione, siamo costretti a perdere tanto tempo per evadere norme burocratiche che di certo non migliorano il nostro lavoro e la nostra vita".

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