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Decreto Rilancio, Sorte (Cambiamo!): "Il governo dimentica le paritarie, duro colpo per gli istituti bergamaschi"

Per il deputato brignanese si tratta di "una disattenzione gravissima che lede il diritto all'istruzione di molti studenti". E aggiunge: "Nulla per Bergamo".

Decreto Rilancio, Sorte (Cambiamo!): "Il governo dimentica le paritarie, duro colpo per gli istituti bergamaschi"
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Nessun accenno alle scuole paritarie all'interno del Decreto Rilancio. E' la denuncia del deputato brignanese Alessandro Sorte (Cambiamo!) che parla di un "duro colpo per gli istituti bergamaschi".

Decreto Rilancio, paritarie dimenticate

“Il decreto rilancio, nelle tante bozze circolate, non dedica nemmeno una riga, e tanto meno risorse, alle scuole paritarie. Una disattenzione gravissima che lede il diritto all'istruzione di molti studenti e che rischia di condannare alla chiusura tanti istituti, anche nel bergamasco”.

Lo dichiara in una nota il deputato di Cambiamo! Alessandro Sorte.

“L’ideologia che muove questo esecutivo - prosegue - ha trovato nel settore dell’istruzione un’altra valvola di sfogo, rispolverando evidentemente la vecchia contrapposizione tra scuole paritarie e statali e dimenticando che entrambe rientrano nel nostro sistema pubblico di istruzione integrato. Proprio grazie alle paritarie, infatti, si possono offrire alle famiglie dei servizi che altrimenti lo Stato non sarebbe in grado di garantire. Così non va, il diritto allo studio non è un privilegio”.

Nulla per Bergamo

Sorte critica anche la mancanza di attenzione per un territorio, come quello bergamasco, fortemente colpito dal Covid.

“Il governo non ha saputo né voluto andare oltre le tante parole di vicinanza all’area di Bergamo che ha pagato a prezzo altissimo la diffusione della pandemia. Nel dl rilancio non c’è nemmeno un cenno a un territorio stremato, che è sempre stato un esempio di produttività e laboriosità e che oggi avrebbe bisogno di un sostegno per ripartire. Una delle zone più colpite del Paese dall’emergenza Covid-19 viene lasciata a se stessa, senza quell’attenzione particolare che sarebbe stato lecito aspettarsi. Ancora una volta questo esecutivo si dimostra lontano dai territori, dai cittadini e dalle loro legittime richieste".

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