Il progetto del data center ritorna al centro del dibattito politico ad Arcene, con una mozione presentata dal gruppo di minoranza “Insieme per Arcene”.
Data center: la minoranza chiede la sospensione del progetto
La mozione, presentata durante il Consiglio comunale del 30 settembre, chiedeva la sospensione in via cautelare di tutti gli atti amministrativi già adottati per la realizzazione del tanto discusso innovation hub che dovrebbe sorgere nel Plis della Gera d’Adda, in un’area da 50mila metri quadrati a ovest della stazione ferroviaria. La richiesta era stata avanzata dai banchi dell’opposizione a seguito delle notizie circolate lo scorso 30 luglio sull’inchiesta per bancarotta fraudolenta che vede coinvolte la “Vitali Spa” e la “Expand Srl”, le stesse società responsabili del progetto del data center che dovrebbero farsi carico della sua costruzione. Le indagini, ancora in corso, sui soggetti che dovrebbero sviluppare un progetto di una così grande portata sul territorio arcenese hanno acceso un campanello d’allarme nei consiglieri Silvano Foresti, Fabio Ghidotti, Alessio Spini ed Enrico Guarnieri, che hanno deciso di invitare il primo cittadino e il gruppo di maggioranza “Cambiamo Arcene” a fare dietrofront sull’iniziativa.
“Considerato che – si legge nella mozione – le indagini ipotizzano che nel 2022 si sia realizzata un’operazione volta a svuotare una terza società del ‘Gruppo Vitali’, ‘Vita Srl’, poi fallita, a beneficio di ‘Expand Srl’, e che al vertice della ‘Vita Srl’ vi fossero dei presunti prestanome; considerato inoltre che non risulta che ‘Expand Srl’ gestisca realmente data center o abbia collaborazioni importanti nel settore in base alle nostre ricerche condotte su fonti aperte; e considerato infine che proseguire nell’iniziativa potrebbe esporre il Comune a rischi amministrativi e gestionali, oltre che a potenziali contenziosi, il Consiglio impegna il sindaco e la Giunta a sospendere l’efficacia delle delibere del 20 febbraio 2024 (con cui la Giunta prendeva nota che il soggetto proponente veniva sostituito da ‘Expand Srl’ e riteneva che quest’ultima avesse i requisiti necessari, ndr.) e del 4 febbraio 2025 (con cui la Giunta ha approvato un atto di indirizzo per avviare la procedura volta a permettere la realizzazione del progetto di ‘Expand Srl’ e ‘Roncello Capital Srl’, ndr.), nonché di ogni atto e procedimento conseguente, in attesa del chiarimento del quadro giudiziario dei soggetti coinvolti”.
Mozione bocciata
Al momento però Ravanelli e i suoi consiglieri non sembrano preoccupati infatti hanno fermamente espresso voto contrario alla mozione.
“Notiamo che, ancora una volta, vengono portate all’attenzione di questo Consiglio richieste basate puramente su articoli di giornale, senza che nulla, a livello istituzionale, lasci traccia – ha spiegato la maggioranza – Il medesimo approccio viene utilizzato, a livello locale, per narrare una storia diversa, fatta di considerazioni che non trovano alcun riscontro in atti formali, con il solo obiettivo di screditare quest’Amministrazione. Non sappiamo se dalla campagna elettorale, dove vi siete dichiarati favorevoli (al data center, ndr.), abbiate cambiato opinione, oppure vi siano all’interno della vostra compagine posizioni diverse. Per quanto riguarda la posizione di ‘Cambiamo Arcene’, ribadiamo l’importanza di questo progetto, a beneficio di tutta la nostra comunità, certi che, qualora riscontrasse parere favorevole e rispettasse tutte le prescrizioni di legge, sarebbe sicuramente un ottimo volano per lo sviluppo del nostro Comune, un valido supporto utile anche a cancellare le troppe manutenzioni dimenticate dalle precedenti Amministrazioni. Stante le premesse citate, anticipazioni giornalistiche di un’indagine in corso, e ripetiamo trattasi di indagine preliminare che potrebbe concludersi anche con una richiesta di archiviazione, riteniamo più dannoso che cautelativo sospendere gli atti citati, a causa del rischio di impugnazioni della delibera sospensiva”.