Il volantino della minoranza e la replica del sindaco
“Il 6 agosto è stato pubblicato il progetto definitivo e abbiamo chiesto di convocare il Consiglio comunale per discutere le osservazioni da inviare al Ministero, ricevendo però risposta negativa – hanno dichiarato Invernizzi e i suoi – Il 18 settembre è stata convocata la commissione Ambiente, con la maggioranza che ha preteso le nostre osservazioni ma si è rifiutata di comunicarci il lavoro svolto. Solo a termini scaduti, il 25 settembre, ha convocato il Consiglio comunale in videoconferenza, limitando di fatto la partecipazione della cittadinanza”.
“Ho contattato personalmente il Ministero chiedendo di pubblicare i documenti da noi inviati e correttamente ricevuti il 25 settembre, per mettere fine alle falsità diffuse dalla minoranza. I documenti, con validità legale e acquisiti agli atti, risalgono tutti al 25 settembre, ma forse la minoranza non conosce la differenza tra un atto pubblico e un sito web”.
La forza di un volantino
È un altro, però, il tema su cui si sono concentrati Invernizzi e i suoi.
“Quando presentiamo un’interrogazione possono intercorrere anche dei mesi prima della convocazione del Consiglio comunale, nel frattempo l’Amministrazione si adopera per risolvere il problema – ha fatto notare il gruppo di minoranza – E quando poi si arriva in seduta, affronta l’argomento come se tutto fosse già risolto grazie al proprio lavoro, con l’intento di farci apparire come quelli che vogliono solo fare polemica. Così si sono mossi il giorno dopo la distribuzione del volantino, ottenendo la pubblicazione dei documenti in seguito alla nostra segnalazione, cercando di dimostrare che i pareri fossero già presenti, coprendo nella foto la data di pubblicazione che era quella del 31 ottobre. E se non avessimo stampato il volantino? Nessuno si sarebbe accorto che i documenti non erano stati inseriti a portale? A quanto pare il volantinaggio, di fatto, accorcia i tempi per risolvere i problemi”.
L’opposizione in ogni caso si riserva di approfondire le cause del ritardo nella pubblicazione dei documenti del Comune, inseriti dal Ministero nella sezione dei «pareri» e non in quella delle «osservazioni».

