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Crisi nella civica “La Città nelle Tue Mani”: l’addio di Andrea Breno scuote il gruppo di Suardi

La civica resta unita attorno al suo capogruppo, ma le tensioni interne rivelano una fase di cambiamento profondo

Crisi nella civica “La Città nelle Tue Mani”: l’addio di Andrea Breno scuote il gruppo di Suardi

La fuoriuscita del secondo candidato più votato alle Comunali del 2024 segna un passaggio critico per il movimento fondato da Mario Suardi.

Dalla nascita al cambio di rotta: dieci anni di civismo in trasformazione

Quando, nel 2014 a Romano, Mario Suardi fondò “La Città nelle Tue Mani”, il messaggio era limpido: “Romano prima di tutto, i cittadini al centro, non i partiti”. Un progetto che parlava di partecipazione, trasparenza e indipendenza dalle logiche di potere. Negli anni, la lista civica si era conquistata uno spazio stabile nel panorama politico locale, grazie a un approccio pragmatico e vicino alla comunità. Oggi quel messaggio sembra attraversare una fase di ridefinizione. Il capogruppo Suardi, unico eletto della lista alle elezioni comunali del 2024, ha imboccato un percorso politico che ha sorpreso molti dei suoi sostenitori. Dopo il primo turno elettorale, infatti, ha scelto di apparentarsi con il centrodestra guidato dal sindaco Gianfranco Gafforelli. Una decisione che ha segnato una svolta importante. Pur non avendo chiesto incarichi o poltrone, Suardi ha dichiarato apertamente di considerarsi “un uomo di centrodestra”, segnando così una discontinuità rispetto alla tradizione civica del gruppo. Una scelta che ha acceso il dibattito interno ma non ha provocato un crollo della struttura: “La Città nelle Tue Mani” resta attiva e presente, anche se attraversata da sensibilità diverse.

Un capogruppo che cerca equilibrio

Negli ultimi mesi, il comportamento di Suardi in Consiglio comunale ha alimentato discussioni ma anche sostegno da parte del nucleo storico della lista. Più vicino in alcune occasioni alle posizioni della maggioranza, il capogruppo della civica ha ridotto le iniziative di opposizione, privilegiando un atteggiamento collaborativo. Progetti nati all’interno del programma della lista vengono oggi rivendicati come successi condivisi con l’Amministrazione Gafforelli, segno di un tentativo di mantenere un dialogo istituzionale aperto. Suardi, che in campagna elettorale si era presentato come il “coach” pronto a guidare la rinascita di Romano, appare oggi impegnato a difendere un ruolo di equilibrio tra autonomia civica e collaborazione amministrativa. L’uomo che prometteva di “prendersi cura della città” resta il punto di riferimento del gruppo consiliare, che continua ad affiancarlo nonostante le divergenze di vedute. La civica, infatti, non è dissolta: mantiene la propria identità, anche se segnata da un evidente confronto interno sulla direzione politica da seguire.

Il terremoto interno: l’addio di Andrea Breno

La frattura più evidente si è manifestata con l’uscita di Andrea Breno, tra i volti storici e più votati della lista civica. Con 64 preferenze alle ultime comunali, Breno rappresentava una figura di rilievo, ma nei giorni scorsi ha annunciato pubblicamente la sua decisione di lasciare. Le sue parole sono state chiare:

“Sono venuti meno i valori democratici e fondanti della nostra lista civica. Le decisioni del capogruppo arrivano dall’alto, sempre in linea con la maggioranza di centrodestra. Non avere voce in capitolo mi ha spinto a dire basta. Ai miei elettori voglio dire che il mio allontanamento è un atto politico, non personale”.

Una presa di posizione che ha scosso l’ambiente civico, ma non lo ha disgregato. Il gruppo attorno a Suardi continua a riunirsi e a lavorare sul territorio, pur consapevole che l’uscita di Breno rappresenta un segnale politico forte. A un anno e mezzo dalle elezioni, La Città nelle Tue Mani si trova davanti a un bivio: riaffermare la propria vocazione civica o consolidare il rapporto con l’attuale maggioranza. Il capogruppo Mario Suardi, contattato telefonicamente, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Un silenzio che lascia aperte tutte le interpretazioni, ma non cancella il fatto che la civica, pur tra tensioni e differenze, è ancora in campo.