Crisi idrica, niente acqua per irrigare prati e giardini anche nelle ore notturne
E’ entrata in vigore da un paio di settimane l’ordinanza firmata il 25 giugno dal primo cittadino Manuel Calvi, per far fronte all'emergenza.
Stop all’utilizzo dell’acqua per innaffiare i giardini, sia pubblici che privati, anche nelle ore notturne. E’ entrata in vigore da un paio di settimane l’ordinanza firmata il 25 giugno dal sindaco di Casirate Manuel Calvi.
Crisi idrica, si corre ai ripari
Il periodo di siccità che il nord Italia e la Bassa bergamasca in particolare, sta vivendo, senza precipitazioni serie da settimane e con i livelli di acqua nei fiumi del territorio ridotti ai minimi termini, ha imposto agli amministratori locali di prendere provvedimenti per evitare che ci siano sprechi.
"Di fronte alle indicazioni avute da Regione Lombardia che ha dichiarato lo stato di crisi per la criticità idrica (sino al 30 settembre, ndr) che stiamo vivendo - ha spiegato Calvi - ho deciso di applicare le misure consigliate per il risparmio dell’acqua potabile in modo più stringente. Vietando l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione dei giardini, sia privati che pubblici, anche durante le ore notturne a differenza di quanto accadeva gli scorsi anni".
Non mancano i malumori
Non sono mancate le lamentele dei cittadini che si sono rivolti al Comune, ma anche al sindaco in prima persona.
"Si rischia di arrivare ad avere l’acqua razionata per gli utilizzi domestici: lavarsi e far da mangiare - ha fatto presente il primo cittadino - L’auspicio è che non si arrivi a questo punto, ma credo che a qualcosa bisogna rinunciare. Se l’erba del giardino ingiallisce la si può riseminare... preferisco che tutti i cittadini abbiano acqua sufficiente per lavarsi e cucinare".
L’ordinanza vieta l’utilizzo di acqua potabile anche per altri usi non prettamente necessari e i trasgressori vanno incontro ad una sanzione amministrativa che va dai 25 ai 500 euro.
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