Allerta sanitaria

Coronavirus, tutti negativi i 70 test eseguiti in Lombardia

Intanto il governatore ha scritto al Ministro della Salute per chiedere il rientro posticipato a scuola per chi rientra dalla Cina.

Coronavirus, tutti negativi i 70 test eseguiti in Lombardia
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Coronavirus, tutti negativi i 70 test eseguiti in Lombardia. Mentre restano critiche le condizioni dei due turisti cinesi, colpiti da Coronavirus, ricoverati in Rianimazione allo Spallanzani di Roma, in Lombardia non si registra nessun caso di contagio.

Coronavirus, negativi i 70 test eseguiti

"Il sistema di Regione Lombardia è solido, reattivo ed efficiente - ha confermato l'assessore alla Sanità Giulio Gallera - Fino ad oggi abbiamo valutato 70 casi (persone che richiamavano sintomi particolari e che provenivano da quelle aree), presi in carico e messi in isolamento attraverso percorsi di fast track, quindi sottoposti a test scientifici che hanno dato tutti esito negativo. Il sistema sanitario lombardo sta attuando le linee guida emanate dal Ministero con grande puntualità ed efficienza e continuerà a farlo qualunque implementazione verrà richiesta".

Niente scuola per chi rientra dalla Cina

Nei giorni scorsi ha fatto discutere la scelta del governatore della Lombardia Attilio Fontana di sottoscrivere, insieme ai colleghi di Veneto, Fiuli Venezia Giulia e Trentino, la lettera inviata al Ministro della Salute per chiedere la posticipazione del rientro a scuola per i bambini di ritorno dalla Cina.

"A seguito del report del 1 febbraio dell'Oms, secondo cui la trasmissione da Coronavirus in soggetto asintomatico è rara ma possibile, abbiamo chiesto al ministro della Salute di prendere in considerazione la possibilità di prevedere un periodo di 14 giorni prima del rientro a scuola da parte degli studenti tornati in Italia dalle zone a rischio della Cina - aveva confermato Fontana - Ciò  nell'ottica della massima precauzione e a tutela di bambini dei nidi e delle scuole materne, studenti e famiglie. Né più, né meno".

"Se il presidente Conte e il ministro Speranza - ha proseguito il governatore Fontana - hanno ritenuto opportuno mettere in quarantena i 56 italiani asintomatici rientrati ieri da Wuhan, non vedo perché stupirsi se chiediamo che lo stesso accorgimento debba essere adottato per i bambini e ragazzi che frequentano la scuola dell'obbligo, che rientrano dalle zone affette della Cina, italiani e non".

Gallera: "Giusto monitorare i rientri indiretti"

Una richiesta sostenuta dallo stesso Gallera come ha rimarcato anche ieri mattina, 4 febbraio 2020, a margine del Consiglio regionale.

"L'iniziativa del presidente Fontana e degli altri Governatori è giusta e positiva, perché invita il Governo ad approfondire la delicatissima tematica dell'arrivo di cittadini cinesi in Italia attraverso percorsi non diretti (l'Italia ha infatti chiuso i voli provenienti dalla Cina), effettuati con scali intermedi o in aeroporti di nazioni a noi vicine per poi completare il viaggio con auto e treni - ha aggiunto Gallera - Emerge quindi la necessità di controllarne lo stato di salute e tenerlo monitorato. Le posizioni evidenziate dai Governatori hanno peraltro trovato un riscontro in affermati professionisti quali i professori Burioni e Ricciardi".

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