Treviglio

Contributi comunali per la cultura di bambini e giovani: la maggioranza dice "no"

Il sindaco: "Era nel nostro programma, ma è di difficile attuazione". Matilde Tura: "Siamo sorpresi"

Contributi comunali per la cultura di bambini e giovani: la maggioranza dice "no"
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La maggioranza boccia in consiglio comunale la proposta dell’opposizione di un contributo a bambini e adolescenti per attività culturali.

Contributo previsto nel programma

Un argomento che, come ammesso dallo stesso sindaco Juri Imeri, era contenuto all’interno del programma elettorale del centrodestra, ma che non ha mai visto la luce per motivi economici. La sua contro-proposta di ritirare o trasformare la mozione in raccomandazione non è stata però accolta dal gruppo di minoranza. Il documento presentato dalla capogruppo de Pd Matilde Tura chiedeva l’istituzione di un contributo economico comunale da devolvere alle famiglie per attività culturali di bambini e adolescenti.

"Molti bambini non hanno la possibilità di imparare a suonare uno strumento musicale, frequentare un corso di teatro o visitare un museo - ha sottolineato la consigliera dem - L’idea è quella di offrire un aiuto alle famiglie erogando un contributo comunale per iscrivere i figli ad attività culturali, come corsi di musica, teatro, danza, attività creative, visite a mostre, concerti e spettacoli".

"Sarebbe un investimento troppo oneroso"

Il sindaco Juri Imeri

Il primo cittadino, dopo aver sottolineato che il Comune di Treviglio è uno dei più virtuosi, ha poi elencato tutti gli interventi economici dell’Amministrazione in ambito culturale, sostenendo le scuole, le associazioni e le società sportive. Risorse che indirettamente quindi vanno in aiuto delle famiglie e dei giovani.

"La mozione cita un punto del nostro programma elettorale, ovvero un contributo per ogni bambino e ragazzo e di Treviglio - ha poi confermato Imeri - Abbiamo fatto delle valutazioni ed è emerso che necessiterebbe di un investimento di circa mezzo milione di euro, quindi difficile attuazione. Votare a favore di una proposta che avrei già fatto se fosse così semplice mi metterebbe in difficoltà".

Da qui la richiesta, respinta dall’opposizione, di ritirare la mozione o trasformarla in raccomandazione.

Opposizione sorpresa

Matilde Tura

"Con grande sorpresa la nostra proposta è stata bocciata con una serie di scuse, tra cui la presunta difficile applicabilità della proposta - ha poi commentato Matilde Tura - Eppure 'l’erogazione di un contributo, per ciascun figlio di età compresa tra i 3 e i 17 anni, spendibile per corsi, eventi e iniziative culturali' era anche nel programma elettorale della stessa maggioranza. Che inizialmente venne ipotizzata per il 2024 e 2025, poi solo per il 2024 e infine depennata e fatta sparire dai documenti di programmazione. Motivo per cui abbiamo ritenuto opportuno provare a riproporre quella che sembrava oggettivamente un’ottima proposta, a prescindere dalla genesi in seno alla nostra controparte politica. Noi - ha sottolineato Tura - non siamo ideologici: se un’idea è buona va sostenuta, a prescindere se venga dalla stessa parte politica o no. La maggioranza fa il contrario: pur di votarci contro è disposta anche a contraddirsi e venire meno alle promesse fatte in campagna elettorale. Per ora non possiamo che prendere atto di questa decisione, rispettandola seppure non comprendendola, ma certamente ripresenteremo la proposta più avanti, nella speranza che il Consiglio e in particolare la maggioranza - avendola già ritenuta buona una volta tanto da metterla nel loro programma elettorale, voglia finalmente sostenerla".

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