Spirano

Continua la mobilitazione contro l'arrivo di un digestore a Spirano

Prosegue la mobilitazione popolare per fermare l'arrivo di un digestore in via Spiranella, vicino al fontanile del Conzacolo

Continua la mobilitazione contro l'arrivo di un digestore a Spirano
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Digestore di via Spiranella, continua la mobilitazione popolare contro il progetto, di cui ancora si sa troppo poco. In campo anche Legambiente, che giovedì sera ha tenuto un’assemblea pubblica nella sala polivalente.

Le dichiarazioni di "Spirano in Movimento"

Tra le prime voci a levarsi contro il progetto presentato dalla società di Bolzano "CH4 Spirano" c’è stata quella della capogruppo di "Spirano in Movimento" Olga Iaconis, messasi in contatto con la referente locale di Legambiente Silvana Ghidotti. Proprio dalla loro collaborazione è scaturito l’incontro di giovedì sera con la regia di Legambiente Serio e Oglio, che ha consentito alla popolazione di informarsi e fare domande circa il biodigestore e le sue ricadute sul paese.

Olga Iaconis, Spirano in Movimento.

Spirano in Movimento, pur non essendo contrario a priori a impianti per l’energia sostenibile, pensa che sia comunque sempre necessario individuare con attenzione aree idonee perché il nostro territorio deve essere preservato per le generazioni future e valorizzato, anche in funzione di un investimento nella promozione del turismo ecologico. Ci chiediamo per quale motivo il Comune non abbia portato a conoscenza della comunità di Spirano e della minoranza l’avvio dell’iter, aspettando di renderlo pubblico solo dopo le elezioni. Ci siamo trovati ad aver appreso, quasi per caso, dell’esistenza del progetto: di fronte a investimenti determinanti per il futuro del nostro territorio, questa Amministrazione non fornisce informazioni neppure a un organo importante quale è il Consiglio comunale. Constatiamo poi, ancora una volta, la volontà di escluderci da questioni che interessano tutti i cittadini e che noi tra i primi abbiamo portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Abbiamo sempre affermato che “La partecipazione attiva dei cittadini è la linfa vitale di una comunità”, ma gli atteggiamenti poco rispettosi e poco trasparenti spingono il cittadino all’esasperazione e alla protesta: ancora una volta l’Amministrazione dimostra di porre poca attenzione al territorio e ai problemi che stanno a cuore alle persone. Così domenica 21 luglio, io e la presidente di Legambiente di Spirano abbiamo condiviso il problema con il presidente del Circolo Serio e Oglio, tra gli altri. Si è convenuto di indire un incontro-assemblea per costituire un gruppo che potesse lavorare sul problema contingente e ciò ha portato alla proposta di un’assemblea pubblica, tenutasi ieri sera (giovedì, ndr). A questo punto il sindaco dovrebbe rendere partecipe la comunità delle iniziative concrete che intende mettere in campo, senza nascondersi dietro leggi calate dall’alto o dietro la procedura facilitata che, comunque, sarebbe potuta essere bloccata più facilmente se ci si fosse attivati molto tempo fa".

Le iniziative spontanee dei cittadini

Considerazioni grosso modo simili a quelle dei cittadini Fabio Premarini e Roberto Rovelli, che nelle stesse settimane si sono dati da fare per capire meglio il progetto e hanno dato vita a una raccolta firme contro lo stesso, affinché il digestore non sorga in quella specifica area.

"Non siamo un vero e proprio comitato, ma spiranesi residenti nella zona limitrofa e gente di Spirano che ha chiesto informazioni al Comune e che, non ricevendo alcune informazioni specifiche, ha deciso di fare rete per scambiarsi le informazioni a disposizione, contattando specialisti e legali esperti in materia – hanno chiarito i due, che ormai collaborano a stretto contatto da circa tre settimane – Siamo semplici cittadini che vogliono capire il possibile e che non dicono di no all’opera a priori, ma che si oppongono alla sua realizzazione in quella specifica area. Ad oggi, senza specifiche e senza un progetto visto da specialisti, riteniamo giusto bloccare l’operazione. Da qui la raccolta firme, depositata nella mattinata di mercoledì con già ben 1119 firme tra cartaceo e digitale".

"Tutto è partito quando ho chiesto un appuntamento a sindaco e Ufficio Tecnico per avere informazioni al riguardo, dato che abito a circa 50 metri da dove sorgerebbe il digestore – ha spiegato Rovelli – Ci siamo incontrati, ma le loro risposte non sono state per nulla soddisfacenti, così io, Fabio e altri ci siamo mossi: ho fatto richiesta di accesso agli atti, e anche se ancora li attendiamo abbiamo per ora rilevato due situazioni in palese contrasto con la nostra realtà. In primis l’ubicazione del terreno, che si trova accanto al parco dei fontanili e molto vicino alle abitazioni; in secondo luogo tutta una serie di considerazioni sull’impatto che l’impianto avrebbe dal punto di vista della viabilità, visto che a Spirano non ci sono aziende che producano liquami. Ce n’è una, ma ha un proprio digestore; quelli che conferirebbero in questo eventuale digestore arriverebbero tutti da fuori".

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