Claudio Bertocchi “scagionato” da “Uniti per Pontirolo”: tramite votazione palese, il gruppo di maggioranza di Pontirolo Nuovo ha respinto la mozione delle opposizioni, che chiedevano un provvedimento disciplinare per il consigliere dopo i gesti irrispettosi nel Consiglio comunale in streaming dello scorso settembre.
L’autodifesa del consigliere
A margine della seduta di lunedì, che ha visto la maggioranza compatta nel respingere le accuse al consigliere, è stato lo stesso consigliere a prendere la parola per difendersi.
“Ho appreso dalla stampa, ancor prima del Consiglio comunale, di essere io il destinatario della mozione presentata dalle minoranze, la quale non riportava né un nome né un riferimento specifico – ha dichiarato – Trovo davvero curioso l’attacco al mio atteggiamento alludendo a gesti sconvenienti quando proprio nel corso della seduta in esame si sono susseguiti momenti di totale maleducazione e mancanza di rispetto soprattutto nei confronti del sindaco presidente del Consiglio. La libertà d’espressione sancita dal regolamento comunale, infatti, non contempla urla insistenti con toni intimidatori quali “Chieda scusa” e “Si vergogni” rivolte ripetutamente dal consigliere Alessandro Vigentini al sindaco, e nemmeno il gesto con il braccio più volte ripetuto dal consigliere Paolo Invernizzi (simile al “gesto della manichetta”, o dell’ombrello, ma con un solo braccio ndr.). Credo che invece di costruire una polemica inutile e strumentale – ha proseguito – le minoranze dovrebbero farsi un esame di coscienza e iniziare a rispettare il Consiglio comunale tutto. Non è chiaro poi cosa volessero ottenere con la richiesta di un “provvedimento disciplinare”. Nulla di simile rientra nei poteri del sindaco, e qualsiasi tipo di richiamo al regolamento va fatto durante la seduta, non a posteriori. Ritengo che tutto ciò sia solo una polemica strumentale per puntare il dito contro il sottoscritto e offuscare l’atteggiamento irrispettoso perpetrato dalle minoranze nei confronti del sindaco: le allusioni a gesti a me attribuiti hanno un intento diffamatorio e senza fondamento, frutto della malizia che risiede nello sguardo di chi guarda più che nell’intenzione di chi li produce. Forse, poi, la polemica è servita piuttosto a distogliere l’attenzione dall’inadeguatezza della minoranza e la palese spaccatura nel gruppo consigliare “Cambiamo insieme”, con la capogruppo Barbara Legnani che ha ritirato ben quattro mozioni precedentemente presentate dal suo gruppo, forse non ritenendole sensate dopo che il consigliere Vigentini ha abbandonato l’Aula”.
Interviene anche il sindaco: “Sono altri i temi importanti per il paese”
A difesa del proprio consigliere è intervenuta anche la prima cittadina Erika Bertocchi, con una nota stampa.
“Fa specie vedere l’indignazione delle minoranze di fronte a un presunto atteggiamento irrispettoso di cui nemmeno gli stessi consiglieri di minoranza si sono accorti durante la seduta – ha scritto – Fa altrettanto specie sentire il consigliere Vigentini esigere rispetto e scuse da parte mia e del mio gruppo quando è l’unico che in ogni seduta utilizza toni sconvenienti, di dubbia educazione e non consoni a un Consiglio comunale. Oltretutto è ancora più paradossale che nel Consiglio di lunedì lo stesso consigliere di minoranza si sia preoccupato di fare la sua “arringa” finale contro il consigliere Bertocchi dopo essere stato assente per tutta la seduta, scollegandosi dalla riunione e non partecipando al dibattito. – Una riunione, ribadisce il sindaco, – in cui la maggioranza unita e compatta ha approvato temi importantissimi per Pontirolo: oltre 400mila euro di risorse per il Piano per il diritto allo studio, il proseguo dell’iter per il nuovo affidamento del servizio di raccolta rifiuti, l’ultima variazione di bilancio dell’anno, il regolamento per svincolare le aree Peep, da tempo chiesto a gran voce dai residenti. Questi sono i temi importanti che interessano ai pontirolesi, e questi sono i temi su cui la maggioranza lavora con impegno. Le polemiche strumentali e prive di contenuto le lasciamo agli altri”.

