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“Centrodestra unito in tutta la Bergamasca”: la cena a Roma e la firma dei leader

Trema il campo larghissimo che governa la provincia di Bergamo, dopo il terremoto di Caravaggio e l'accordo romano

“Centrodestra unito in tutta la Bergamasca”: la cena a Roma e la firma dei leader

La firma, attesa, è arrivata ieri sera, martedì. Mentre a Caravaggio il Pd sfiduciava il suo ultimo sindaco bergamasco, nella Capitale si consumava una di quelle classiche cene romane che cambiano il volto della politica locale, anche da 600 chilometri di distanza. Addio alla mega coalizione con il Pd che regge la Provincia: il centrodestra si presenterà da solo, unito, a tutti gli appuntamenti elettorali dei prossimi mesi.

La cena romana che manda al macero l’esperimento bergamasco

Trattoria Romana da Sabatino, quattro minuti a piedi da Montecitorio. TripAdvisor dà 3,5 stelline, “ma almeno è vicino” devono aver pensato i firmatari. Al tavolo – reduci della giornata in Parlamento – quattro onorevoli e due bergamaschi in trasferta. Nella foto che circola dell’accordo si vedono briciole di pane e un calice sulla tovaglia bianca di un ristorante. Sono in sei: i coordinatori regionali Carlo Maccari, (deputato di FdI), Massimiliano Romeo (senatore della Lega) e Alessandro Sorte (deputato di Forza Italia),  più i tre coordinatori provinciali: Andrea Tremaglia (deputato di FdI), Fabrizio Sala (segretario provinciale della Lega) e Umberto Valois (vicepresidente della Provincia in forza ad FI).

Si sono riuniti, recita il comunicato, per definire un percorso comune finalizzato alla costruzione di un centrodestra unito e coeso su tutto il territorio della provincia, in linea con quanto già avviene a livello regionale e nazionale” è l’incipit.

Tradotto: addio alla Grosse Koalition bergamasca, che da anni tiene insieme, al governo della Provincia, la Lega, Forza Italia e il Partito democratico. Le Provinciali dell’inizio del prossimo anno (si eleggerà il nuovo presidente) metteranno insomma fine ad uno degli esperimenti più arditi di campo ultra-largo a livello italiano. L’attuale numero uno di via Tasso Pasquale Gandolfi, democratico e presidente dell’assemblea delle province, trema: se il centrodestra si sfila dall’alleanza, difficilmente il Partito democratico da solo riuscirà a farlo rieleggere, sempre che lui voglia provare a candidarsi senza sponde al centro. Tantopiù se anche a livello locale, complice lo stesso Pd, l’alleanza con i civici di centrodestra è finita al macero. Caravaggio, che di quell’esperimento era il laboratorio più importante, lo dimostra.

“L’obiettivo è quello di presentarsi compatti alle prossime scadenze elettorali e politiche, consapevoli che l’unità del centrodestra rappresenta la condizione essenziale per affrontare e vincere le sfide future, offrendo ai bergamaschi amministrazioni efficienti e coerenti con il modello di buon governo che la coalizione esprime a livello nazionale”.

“Tutte le scadenze”. Leggasi, per la Bassa: Caravaggio, Treviglio e Cologno al Serio nel 2027, e la Provincia di Bergamo il prossimo anno.