Capelletti al presidio leghista: Nicoli si infuria
Dopo il presidio leghista di domenica scorsa a Romano, i rapporti tra l'Amministrazione di Covo e di quella di Nicoli si sono deteriorati
Sempre più tesi i rapporti tra il sindaco covese Andrea Capelletti e il primo cittadino di Romano Sebastian Nicoli.
In discussione la collaborazione per la Locale
E' da tempo che le due Amministrazioni sono impegnate in una lunga trattativa per la riorganizzazione della Polizia locale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la presenza del sindaco leghista al presidio di domenica scorsa, organizzato dalla Lega Nord sezione di Romano, contro lo «Ius Soli». Presenza che non è andata affatto giù a Nicoli.
La rabbia di Nicoli
«Sebbene non abbia parlato – ha detto – la sua vicinanza a Malanchini che ha criticato il “sindaco di sinistra” nella gestione dei migranti mi ha infastidito. Il permesso ad organizzare il presidio è stato dato perché si doveva trattare di tematiche nazionali, invece hanno parlato solo di Romano e della preghiera del Ramadan. Ora mi criticano ma quando si parla di collaborare Romano c’è e Covo lo sa bene». Proprio la sicurezza aveva fatto alzare i toni tra le due Amministrazione tempo fa, quando Nicoli aveva rifiutato di "concedere" in prestito il comandante della Polizia Locale Angelo Di Nardo, alla Locale Covo. Di Nardo di fatto avrebbe avuto il comando della Polizia di entrambi i Comuni.
L'arrivo del messo comunale di Martinengo
Ad oggi però non ci sono sviluppi su questo fronte, Nicoli ha infatti detto che la Giunta non si è ancora espressa. Per ora resta quindi remoto l’arrivo di Di Nardo come comandante della Locale covese. Intanto Covo ha già rivolto lo sguardo verso un altro Comune, molto più vicino a lui politicamente, di quanto non lo sia Romano. Si parla di Martinengo, il cui messo comunale Serena Carminati presterà sei ore di servizio extra a Covo per sgravare la Polizia Locale dagli impegni burocratici (protocolli e documenti), cosicché gli agenti possano aumentare i pattugliamenti, al posto di impiegare tempo utile alla compilazione di carte e documenti.
La replica di Capelletti
«Covo si sta impegnando moltissimo per far sì che la convenzione con Romano funzioni – ha detto Capelletti – la scelta di richiedere l’aiuto di un messo comunale per le faccende burocratiche va in tal senso». Nonostante gli sforzi di Capelletti sembra però che Nicoli questa volta sia proprio infuriato. A placare gli animi però ci ha pensato Capelletti direttamente. «Non capisco il motivo per cui Nicoli sia arrabbiato – ha detto – il presidio di domenica non era contro di lui, ma contro le scelte del Governo in materia del diritto di cittadinanza. Ho partecipato in quanto militante della sezione di Romano, ma non ho fatto interventi pubblici che andassero contro Nicoli, con cui anzi ho sempre collaborato bene, come ho sottolineato in più occasioni».
(Il sindaco di Covo, Andrea Capelletti)
(Il sindaco di Romano, Sebastian Nicoli)