Caos viabilità ad Arcene: il tir in retro (e in divieto) e le polemiche sulla Provinciale
L'ennesima infrazione è avvenuta mercoledì ed è stata prontamente segnalata da alcuni arcenesi. Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo di minoranza Poletti: "Bisogna incrementare la segnaletica".
Un tir voleva entrare a tutti i costi in via Goldoni, ad Arcene. Il tutto però ignorando la nuova viabilità in vigore dall'ottobre scorso. Ed è scoppiato il caso: viabilistico prima, e politico poi, sulla Provinciale che taglia a metà il paese.
Cosa è successo
E' accaduto mercoledì. Alcuni cittadini arcenesi hanno segnalato su Facebook l'ennesimo mezzo pesante passato mercoledì in via Goldoni, nel centro del paese. Il tir, ignorando la segnaletica e il cartello indicante il divieto di accesso, è inizialmente entrato nello stretto vicolo, per poi accorgersi dell'irregolarità commessa. Il conducente allora ha cercato di rimediare nell'unico modo possibile, purché illegale, cercando di uscire da via Goldoni in retromarcia e creando una grave situazione di pericolo per le vetture e i passanti che stavano transitando alle sue spalle in quel momento.
Non è la prima volta...
Purtroppo non si tratta di un episodio isolato, né del primo tir costretto a manovre pericolose lungo quel tratto di strada. Già nell'ottobre scorso, pochi giorni dopo l'inaugurazione dei lavori sulla ex Statale 42 e della nuova viabilità del paese, alcuni arcenesi avevano segnalato un pullman che entrato erroneamente in via Goldoni ha dovuto poi percorrere viale Suardi in retromarcia. Proprio come accaduto al tir mercoledì.
Il cartello c'è ma non basta
Anche il capogruppo di minoranza Vladimiro Poletti si è espresso in merito alla questione ed ha dichiarato: "Possibile che l'Amministrazione comunale non si accorga della problematica come invece se ne sono accorti anche i cittadini arcenesi? Il cartello di divieto d'accesso c'è ma come confermano questi episodi non è sufficiente - ha commentato Poletti - Sarebbe meglio segnalare il divieto con un lampeggiante che evidenzi di più che non si può entrare. Molti conducenti infatti, soprattutto stranieri, si affidano al navigatore per raggiungere Treviglio, ma non essendo aggiornato quest'ultimo non si attiene alla nuova segnaletica, mettendo nei guai loro e i cittadini. Per questo pensiamo che la segnaletica debba essere incrementata".