Cannabis per uso terapeutico, la paga lo Stato

La misura è passata oggi in Senato all'interno del decreto fiscale. In Italia sono 12 milioni le persone affette da dolore cronico.

Cannabis per uso terapeutico, la paga lo Stato
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Cannabis per uso terapeutico, la paga lo Stato. Il costo, da oggi, sarà a carico del Sistema sanitario nazionale. Elena Carnevali (Pd): "Garanzia di equità per i pazienti su tutto il territorio nazionale".

Cannabis per uso terapeutico, la paga lo Stato

La cannabis per uso medico sarà a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Via libera oggi dal Senato al decreto fiscale: tra le novità, anche la gratuità dei trattamenti terapeutici a base di cannabis oltre ad un fondo di 2,3 milioni di euro destinati a potenziare la produzione della sostanza per far fronte al fabbisogno nazionale, dare continuità al progetto pilota avviato nel 2014 con l’Istituto farmaceutico militare di Firenze per la coltivazione e la trasformazione della cannabis ad uso medico, e per condurre studi clinici e sperimentazioni su nuovi impieghi della cannabis in patologie prive di efficaci terapie.

Diritto d'accesso garantito

“In questo modo - ha spiegato la deputata Pd Elena Carnevali - viene garantito il diritto all’accesso ai trattamenti con cannabis su tutto il territorio nazionale, superando le attuali disomogeneità tra le Regioni che già lo prevedevano e le altre”.

“Oggi in Italia si stima ci siano 12 milioni di persone affette da dolore cronico: il ricorso alla cannabis non costituisce terapia propriamente detta, bensì un "trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard", ovvero un trattamento che può arrecare sollievo ai sintomi con conseguente miglioramento delle condizioni di vita - ha proseguito Carnevali - ad oggi i preparati a base di cannabis sono utilizzati, oltre che nella terapia del dolore, anche per gli spasmi della sclerosi multipla. Garantire un accesso gratuito a questi prodotti per gli usi già riconosciuti dal ministero della Salute e dietro prescrizione medica che stabilisce posologie e modalità di assunzione, significa rispondere con equità ad una esigenza sociale e concreta dei cittadini che soffrono per patologie croniche o per gli effetti collaterali di alcune cure oncologiche”.

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