Cala il fatturato ma il sindaco chiarisce: "Mai pensato di cedere la farmacia comunale"
Il tema è emerso nell'ultimo Consiglio comunale, la causa sembra essere la concorrenza dell'esercizio privato di via Treviglio.
L’Amministrazione di Caravaggio vede ridursi il fatturato della farmacia comunale ma il sindaco fa subito chiarezza: "Mai pensato di cederla".
Cala il fatturato della farmacia comunale
Una situazione questa, che non riguarda solo la farmacia comunale caravaggina, ma diversi Comuni del circondario. E tuttavia rappresenta una calo di introiti importante per l’Amministrazione. Ne ha parlato l’assessore al Bilancio Elena Nicotera nell’ultima seduta del Consiglio comunale durante l’approvazione degli equilibri di Bilancio,
"In questi primi mesi dell’anno si evidenzia un rallentamento, non tanto nella vendita di medicinali ma nell’indotto - ha affermato - la ragione è stata individuata nella maggiore attenzione alla spesa da parte degli utenti, che non sono più disponibili a una spesa integrativa rispetto a quella dei farmaci. Una contrazione del fatturato che ha comportato la necessità di rivedere i dati fino alla fine dell’anno: crediamo che sia solo una situazione momentanea ma la prudenza ci ha spinto a fare una riflessione sul margine di cui beneficiamo".
Prevedini: "Soffre la concorrenza"
L’assessore non ha specificato le cifre ma la questione ha impensierito il capogruppo della Lega Giuseppe Prevedini.
"La farmacia per noi è sempre stata un’azienda che portava contributi - ha sottolineato annunciando l’astensione del suo gruppo sul punto - il problema forse è rappresentato dall’apertura di quella sulla ex Statale 11: ha penalizzato non solo la nostra ma tutte le farmacie all’interno del centro storico, visti i diversi cantieri privati e i parcheggi tolti. Per i clienti è più facile raggiungere l’area commerciale di via Treviglio".
Nel dibattito è intervenuto anche il primo cittadino Claudio Bolandrini, che ha fatto alcune precisazioni sul tema.
"Si è vista una contrazione del volume di vendita per i prodotti non di prima necessità, non strettamente legati alla salute - ha chiarito - quelli che danno un margine maggiore. Noi peraltro continuiamo a mantenere calmierati i prezzi sui primi, perché rientra nella mission di una farmacia comunale. Speriamo in una ripresa, d’altra parte a livello di economia familiare in caso di difficoltà i primi a saltare sono stati i prodotti legati al benessere della persona ma non alla cura della salute".
Poi ha riflettuto sull’aspetto della concorrenza del privato in via Treviglio.
"Concordo con Prevedini sul discorso relativo all’apertura della nuova farmacia privata che garantisce maggiore accessibilità per la presenza dei parcheggi, e maggiore flessibilità negli orari, potendo negoziare la disponibilità con i dipendenti - ha osservato - Teniamo monitorata la situazione ma vorrei fugare qualsiasi dubbio: l’ipotesi della cessione del ramo farmaceutico non ha minimamente sfiorato la maggioranza, e spero nemmeno la minoranza".