Botta e risposta tra Pd e Lega per il digestore di via Spiranella
Botta e risposta tra i due partiti per la gestione dell'iter del digestore di biometano progettato dalla "CH4 Spirano" in paese.
Botta e risposta tra Pd e Lega sul progetto del digestore in via Spiranella. "Spirano in Movimento", intanto, ha fatto convocare per martedì sera una seduta del Consiglio comunale al fine di discutere il tema e la mozione presentata dal proprio gruppo.
Gli attacchi del PD contro il digestore
Anche dal Partito Democratico è arrivato nei giorni scorsi un secco "no" al digestore della "CH4 Spirano". Ad esporsi sono stati il circolo Pd spiranese e il gruppo consiliare da esso sostenuto, "Spirano in Movimento", ma anche i consiglieri regionali Davide Casati e Matteo Piloni, scesi in campo in prima persona per ribadire la propria contrarietà al progetto e per chiedere al Comune di approfondire al più presto l’impatto di quest’opera sul territorio in cui sarebbe prevista.
Quella del biodigestore di via Spiranella è un'opera che, se verrà realizzata, rischia di andare a danneggiare l'area pregiata dei fontanili - hanno spiegato Casati e Piloni in una dichiarazione congiunta – Per ben 7 mesi non se ne è mai parlato né discusso e tutto è rimasto sotto silenzio, senza momenti di confronto con nessuno, nemmeno in occasione delle elezioni comunali di giugno. Il Comune ha deciso di escludere la Via (valutazione di impatto ambientale) e solo dopo l'assemblea pubblica del 1 agosto ha sospeso l'iter per degli approfondimenti. Meglio tardi che mai, ma in tutti questi mesi dove si è stati? E Regione Lombardia quando si decide ad adottare una vera pianificazione per governare la nascita di nuovi impianti?
La replica di Malanchini
A replicare, mercoledì, è stato il consigliere regionale Giovanni Malanchini, che ha etichettato le parole di Casati e Piloni come un "festival dell’incoerenza".
Da un lato il PD richiede una pianificazione regionale per la localizzazione degli impianti di biometano, dall'altro sostiene un referendum contro l'autonomia. Come si possono modificare leggi nazionali senza una maggiore autonomia legislativa? – ha esordito il consigliere regionale – Auspico che Piloni e Casati possano fornire spiegazioni in grado di chiarire la loro posizione, ma purtroppo temo che si adegueranno al diktat di Elly Schlein, considerata la vera nemica dell'autonomia. Inoltre, sarebbe opportuno che il PD bergamasco riflettesse sulla posizione della Fondazione MIA, la principale responsabile di questa situazione e i cui vertici sono nominati dal sindaco di Bergamo. Il Parco dei Fontanili di Spirano appartiene, infatti, alla Fondazione, che dovrebbe essere la prima a tutelarlo. Ricordo inoltre che il direttore generale della MIA, dopo aver concluso l'operazione del biometano a Spirano, è stato nominato Capo di Gabinetto dal sindaco stesso. Dunque, se la questione del biometano a Spirano è così importante, il PD potrebbe risolverla in casa propria.
Martedì il Consiglio comunale richiesto dall'opposizione
Sul tema si discuterà senz’altro anche martedì sera durante la seduta consigliare richiesta proprio dalla minoranza di "Spirano in Movimento", che ha presentato un’apposita mozione al riguardo con lo scopo di invitare gli organi istituzionali a rendere pubblico il procedimento e di trovare una soluzione unitaria per evitare che un’area di elevato pregio paesaggistico possa essere tolta alle future generazioni.
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