Caravaggio

Bolandrini replica al Pd: "Io silurato, non accetto lezioni di coerenza"

Dopo il comunicato diffuso dai Dem, il sindaco risponde per le rime

Bolandrini replica al Pd: "Io silurato, non accetto lezioni di coerenza"
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Non ha tardato a replicare alle critiche contenute nel comunicato diffuso dal Pd il sindaco Claudio Bolandrini, che rivendica la sua scelta, ricordando di essere stato silurato tre anni fa dai suoi consiglieri Dem Elisa Gatti ed Enrico Premoli, quand’era candidato alle Provinciali con il Pd.

Bolandrini: "Il Pd mi silurò alle Provinciali 2021"

"Ho condiviso la mia scelta con tutti i consiglieri di maggioranza che mi avevano sostenuto alle Provinciali del 2021, compreso il consigliere eletto tra le fila del Pd (Ilaria Bena ndr.): in qualità di civico non ritengo di dover chiedere l’autorizzazione alla segreteria di un partito, tanto meno di quel partito che dopo avermi candidato come civico non mi ha sostenuto, per scelte interne, neppure con due suoi consiglieri eletti in maggioranza a Caravaggio. Il comunicato rilasciato dall’ufficio stampa del Pd di Bergamo è una polemica strumentale e un attacco personale teso a ledere la credibilità e la coerenza del sindaco".

Il sindaco rivendica il suo civismo

"L’indipendenza e l’autonomia del sottoscritto sono sempre state chiare fin dalla candidatura alle elezioni del 2016 - ha sottolineato - allora il mio civismo andava bene, non credo solo perché non ci fosse la fila per sfidare sia il candidato Ettore Pirovano, già presidente della Provincia e senatore, sia la Lega, che a Caravaggio mieteva ancora consensi bulgari, inarrivabili per il Pd…".

Poi ha ricordato le ultime Comunali 2021.

"Al primo turno il Pd ha ottenuto meno della metà dei voti (12,83%) rispetto al consenso raccolto dalle due liste civiche che portano il mio cognome (26,19%) - ha evidenziato - Al secondo turno il 17,8% degli elettori del candidato Carlo Mangoni si è riconosciuto nella proposta civica che la mia Amministrazione rappresenta e sono stato confermato sindaco con il 56,82% dei voti. Come possono il segretario del Pd provinciale e di quello caravaggino rivendicare la facoltà di decidere il 'colore' del civismo del 44% degli elettori che, pur potendolo fare, non hanno votato il Pd? Perché la candidatura del civico Bolandrini è ammissibile con la lista 'Democratici e civici per la Bergamasca' ma viene contestata con la lista 'Civici moderati per Bergamo'? Si tratta sempre dello stesso candidato al servizio del territorio e a sostegno di una presidenza che amministra la Provincia non solo con il Pd (a cui appartiene lo stesso presidente) ma anche con Lega e Forza Italia... mirabile sintesi che, differentemente dalla scelta civica del sindaco caravaggino, alla segreteria e ai consiglieri Pd non solleva alcuna perplessità circa modalità e programmi e tanto meno provoca alcuna crisi di identità politica".

"Non accetto lezioni di coerenza"

"Non accetto lezioni di coerenza da chi nel febbraio 2021 non mi voleva candidare sindaco, salvo poi, a ottobre, ad elezioni vinte, chiedere la poltrona di assessore - ha picchiato duro - E neppure da parte di chi, sia nel 2016 che nel 2021, ha accettato l’apertura al civismo solo perché per vincere le elezioni servivano i voti prima dell’elettorato di Augusto Baruffi e poi di Carlo Mangoni. Coerenza avrebbe voluto che rifiutassero e si opponessero a un’Amministrazione civica: è una situazione di fatto che solo le lenti deformanti dell’ideologia o l’opportunismo della militanza ora misconoscono".

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