Bilancio saltato per un vizio di forma e il sindaco sospende la seduta

Il Comune perde le "premialità" connesse all'approvazione entro fine anno.

Bilancio saltato per un vizio di forma e il sindaco sospende la seduta
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Bilancio saltato e pure le «premialità» connesse. Tutta colpa di un grave vizio di forma scovato dalla minoranza, che ha costretto il sindaco a rinviare l'approvazione.

Bilancio saltato

Martedì sera al primo cittadino Gigliola Breviario non è rimasto che prendere atto della magagna sollevata dall’opposizione sul Bilancio. E' emersa subito dopo la presentazione del Piano triennale delle opere pubbliche da parte dell'assessore alla partita Pierangelo Bertocchi. Aperta la discussione, infatti, il consigliere Alessandro Vigentini ha fatto scoppiare la bomba.
«Vorrei richiamare l’attenzione su un vizio formale - ha affermato - L’adozione del Piano è stata fatta con delibera di Giunta il 30 ottobre, ma un decreto ministeriale stabilisce che gli schemi siano affissi prima dell’approvazione almeno 60 giorni consecutivi. Il termine è l’8 gennaio. Come facciamo ad approvare un atto che è viziato perché non rispetta le tempistiche?».

Il segretario conferma il vizio di forma

Dopo qualche istante di silenzio è stato chiesto il parere del segretario comunale Enrico Maria Giuliani.
«Ritengo che il consigliere abbia ragione - ha stabilito il funzionario - Il piano è un allegato fondamentale al Bilancio e va pubblicato per 60 giorni».
A questo punto, con amarezza, il sindaco ha fatto notare che l’approvazione entro il 31 dicembre avrebbe consentito al Comune di accedere a delle «premialità». Poi ha sospeso la seduta per decidere il da farsi.

"L'assessore non ha vigilato"

Prima della sospensione però è arrivato l’affondo di Vigentini: «Gli schemi sono redatti entro il 30 settembre e adottati entro il 15 ottobre - ha osservato - Come mai, assessore Bertocchi, si è slittati al 30?». E l’assessore ha replicato così: «Non c’è un motivo particolare, se non la predisposizione da parte degli uffici, che verificheremo», ha spiegato. «Quindi è colpa loro? L’organo politico vigila su quello tecnico, evidentemente non lo ha fatto», ha incalzato il consigliere. «Va bene, non ho vigilato, se l’obiettivo era questo sia contento Vigentini...». «Siamo arrivati a questo punto per colpa sua non mia», ha ribadito l’avversario. La seduta è stata sospesa con rinvio dell’approvazione a dopo l’8 gennaio.

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