Battesimo civile, i ragazzi raccontano la storia FOTO
I neodiciottenni di Cividate al Piano hanno ricevuto la costituzione.
Battesimo civile per i diciottenni di Cividate al Piano. Si è svolta sabato 2 giugno, la manifestazione che li ha visti protagonisti.
Battesimo civile per i ragazzi del 2000
Celebrata il due giugno la festa della Repubblica con la consegna della costituzione ai ragazzi del 2000 che quest’anno raggiungono la maggiore età. Un lungo corteo si è diretto dal Comune all’auditorium della scuola media, accompagnato dal corpo bandistico “San Nicolò” e le autorità civili e militari. Sono stati proprio loro a organizzare la serata con la spiegazione della storia che ha portato alla nascita della Repubblica e la lettura di alcuni articoli della costituzione. Il 9 giugno invece pianteranno un Carpino nel parco Suardi. Una pianta il cui legno è usato per costruire i carri e le ruote agricole.
Il simbolo della Repubblica
I diciottenni hanno spiegato il simbolo della Repubblica italiana. La stella appartiene al più antico patrimonio iconografico dell’Italia, il ramo di ulivo la volontà della pace tra le nazioni e il ramo di quercia la dignità e la forza. La ruota dentata al centro sarebbe la traduzione del primo articolo della costituzione: una nazione fondata sul lavoro.
L'appello ai giovani del presidente Pertini
Con un video del discorso di fine anno del 1978 di Sandro Pertini, i ragazzi hanno voluto rendergli omaggio e ricordare il monito delle sue parole rivolte ai giovani. L’invito a lottare per la libertà, la giustizia sociale e la pace. Poi è stata la volta di un video realizzato con le fotografie di ogni nato nel 2000 e di ricordi di scuola.
Italia, un cantiere ancora aperto
Un momento di riflessione è stato affrontato da Edoardo Raimondi. Proiettando l’immagine di uno scheletro di una casa ha spiegato che per i giovani l’Italia è proprio così. Ci sono le fondamenta, i pilastri, le solette, insomma, l’idea del progetto che ci hanno lasciato i nostri padri c’è. Ma questo cantiere d’Italia non è ancora finito. “La democrazia non è ancora completa – ha detto Edoardo – non dobbiamo accontentarci di ciò che ci hanno lasciato i nostri nonni. Dobbiamo far sì che il cantiere ricominci, che venga portato avanti per migliorare sempre”.
"Siate portatori di pace"
A concludere il discorso del sindaco Gianni Forlani che ha puntato l’attenzione sulle responsabilità dei diciottenni. “Avere 18 anni non significa solo firmarsi le giustificazioni a scuola – ha detto – o fare la patente. Ora voi vi assumerete la responsabilità di ogni vostro atto. Dovete essere portatori di pace e rispettare la costituzione che andrebbe letta e studiata a scuola. Andiamo a scuola guida per imparare a guidare ma nessuno ci interroga sulle leggi che tengono insieme tutti noi. Quando si chiede agli stranieri che vengono in Italia se conoscono la nostra costituzione a volte penso, ma chissà se gli italiani la conoscono. L’Italia è uno dei paesi fondatori dell’Europa: occorre che diventi sempre più democratica che difenda la pace e promuova la dignità di ogni cittadino e di chi fugge dalle guerre”.
La consegna della costituzione
Infine il momento più importante: la consegna della costituzione ai ragazzi. Quest’anno la costituzione è stata donata dai Carabinieri. Inoltre i diciottenni hanno ricevuto il tricolore dagli alpini e la tessera di socio dell’associazione “La città del giovane” affinché sia da stimolo per l’impegno nel mondo del volontariato. Il corpo bandistico ha suonato l’inno di Italia e l’inno europeo, ossia l’inno alla Gioia di Beethoven.