Azzerato il deficit di 113mila euro in un solo anno, ma è polemica
L'Amministrazione ha approvato un Bilancio consuntivo 2023 con un piccolo segno più, ma l'opposizione la bacchetta: "Paese bloccato un anno per rientrare dal deficit"
L'Amministrazione comunale di Arzago in un solo anno è riuscita a rientrare dal deficit di Bilancio di 113mila euro. Dallo scorso anno ad oggi, infatti, si è arrivati ad un Consuntivo 2023, approvato venerdì in Consiglio, che ha rivisto il segno "+", di poco, ma che ora consentirà all'Esecutivo guidato dal sindaco Ugo Rivabene di guardare al futuro con più serenità. Polemica, però, la minoranza che ha attaccato: "Per un anno paese bloccato".
Arzago estingue il rosso da 113mila euro in un solo anno
Se c'è un "dato politico", come lo ha definito il sindaco Ugo Rivabene in Consiglio comunale, da registrare è che il Comune di Arzago è riuscito a chiudere il piano triennale stilato la scorsa estate per rientrare dal deficit di Bilancio da 113mila euro in un solo anno. Arrivando, persino, a chiudere il Consuntivo 2023 con un segno più, nella parte di avanzo, anche se minimo. La manovra correttiva varata poco più di dodici mesi fa si era resa necessaria - anche per ottemperare alle prescrizioni di Legge - in quanto il "maledetto 2022" (altra definizione del primo cittadino) aveva visto impennarsi esponenzialmente i costi per l'energia; inoltre, il piccolo Comune della Bassa, rimasto senza un responsabile dell'ufficio Finanziario, era andato in crisi dal punto di vista dei pagamenti dei fornitori, obbligando l'Amministrazione ad accantonare 70mila euro nell'apposito Fondo per i debiti commerciali. Il piano di rientro triennale, varato nel 2023, è iniziato con l'aumento dell'aliquota Irpef - portata allo 0,8% per tutti - ma anche con la "ricostruzione" dell'ufficio Finanziario e, nel frattempo, affidando la completa gestione dei tributi locali ad una società esterna, la "San Marco", allo scopo anche di recuperare le somme non riscosse dall'Ente negli anni precedenti. Una ricetta che pare abbia funzionato, tanto che in un anno non solo la prima rata (da poco più di 37mila euro) del piano di rientro dal deficit è stata colmata, ma tutto il rosso è stato estinto, grazie anche ad un lavoro di pulizia dei residui attivi e passivi.
Il sindaco Ugo Rivabene: "Necessario monitorare la situazione"
"E' con soddisfazione che il rendiconto 2023 evidenzia che il disavanzo di 113mila 161 euro è stato ripianato completamente con due anni di anticipo rispetto al piano di rientro deciso a luglio dello scorso anno - ha dichiarato il sindaco Rivabene in Aula -. Questo è il dato politico di questo Consiglio. Abbiamo che avuto un piccolo segno "più" nel rendiconto grazie al lavoro e all'impegno dei nostri uffici e del vicesegretario. E' necessario continuare a monitorare tutta la situazione finanziaria del Comune, proseguire l'azione di recupero e lavorare sul ritardo nei pagamenti. Si guarda però al futuro con uno sguardo diverso e anche il revisore dei conti parla di una situazione migliorata nei conti del Comune dell'anno 2023 e in miglioramento anche nel 2024".
L'opposizione all'attacco: "Paese bloccato"
Dai banchi dell'opposizione il capogruppo di "Lista per Arzago" Stefano De Caro pur complimentandosi con l'Amministrazione per essere riuscita a rientrare da deficit in così brave tempo, ha attaccato le modalità utilizzate.
"Siete stati bravi a rientrare dal deficit in un solo anno, ma - ha dichiarato De Caro - per rientrare dal disavanzo si è bloccato il paese per un anno, secondo noi. Non ci sono stati investimenti, i pagamenti sono stati posticipati, in paese ci sono problemi di pulizia, taglio erba, senza contare che avete bloccato le rate dei mutui che l'Ente stava pagando tra le mosse del piano di rientro. Ecco quindi che il revisore asserisce ancora che ci sono questioni che non funzionano nella sua dettagliata relazione. Per questi motivi, e anche politicamente, il nostro voto sul consuntivo sarà contrario".
La replica è toccata all'ex sindaco Gabriele Riva, consigliere comunale delegato al Bilancio.
"I numeri sono numeri, consigliere De Caro, ed è giusto attenerci a questi per dare una corretta informazione anche fuori da quest'Aula - ha ribattuto Riva -. Dei 70mila euro di debito commerciali lo scorso anno siamo arrivati al 2024 ad averne solo 20mila iscritti a Bilancio. Questo per far capire che l'Amministrazione si è impegnata a correre nel pagare perché si sbloccano risorse andate nell'avanzo vincolato di Bilancio. Non solo si è chiuso con due anni di anticipo un disavanzo di 113mila euro, ma si sono messi a Bilancio tutti i valori massimi per gli accantonamenti necessari, per 421mila euro più altri 111mila. Chiudiamo infatti l'esercizio 2023 con 65mila euro di avanzo vincolato, 13mila euro di avanzo nella parte investimenti e 20mila euro di avanzo libero".
L'ex primo cittadino ha gettato uno sguardo al futuro e lanciato un campanello d'allarme che è risuonato in tutti i Comuni italiani.
"Il tema, riguardo ai Bilanci dei Comuni, resta la spesa corrente - ha aggiunto Riva -. Di quanto aumenterà la spesa sociale nei prossimi mesi e anni? E quali saranno le scelte del Governo in termini di trasferimenti agli Enti locali? Si è già ventilato di possibili tagli ai trasferimenti, di fronte ai quali l'Anci si è già detta pronta a chiamare i sindaci in piazza a protestare".
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