Treviglio

Autostrada Treviglio-Bergamo, un nuovo appello dei comitati contrari all'opera

Hanno voluto ribadire il loro "no" in occasione della "Giornata mondiale a tutela del suolo" che verrà celebrata il 4 dicembre.

Autostrada Treviglio-Bergamo, un nuovo appello dei comitati contrari all'opera
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Autostrada Treviglio-Bergamo: "Tuteliamo gli interessi di tutti, non gli interessi economici di pochi". E’ con questo appello che i comitati di cittadini e associazioni che si battono contro la realizzazione dell’opera hanno voluto ribadire il loro "no" in occasione della "Giornata mondiale a tutela del suolo" che verrà celebrata il 4 dicembre.

Autostrada Treviglio-Bergamo

"Si parla di almeno 2 metri quadrati di suolo perso ogni secondo nella sola provincia bergamasca e qualcuno si ostina ancora a sostenere la necessità di realizzare infrastrutture impattanti come l’autostrada Treviglio-Bergamo, opera che da sola distruggerebbe centinaia di ettari di suolo agricolo e aree verdi di pregio naturalistico". Così inizia il comunicato congiunto delle varie anime che si oppongono all’opera. I comitati sono convinti che il dato di fatto di partenza sia che chi sostiene il progetto non lo faccia per l’interesse dei cittadini e dei pendolari che ogni giorno si muovono lungo la tratta, ma solo per gli interessi di pochi che mirano a cementificare, con la strada e con gli edifici che verranno costruiti tutt’intorno, un'altra ampia fetta di territorio agricolo.

Interesse di pochi

"La politica locale - prosegue il comunicato - ancora non capisce che le esigenze di mobilità dei cittadini sono cambiate, che esistono soluzioni alternative, all’avanguardia e meno impattanti del trasporto su gomma, capaci di ridisegnare la mobilità dell’intera provincia. La realizzazione dell'autostrada Treviglio-Bergamo è l’ennesimo progetto per fare gli interessi dei soliti noti e aprire ulteriormente alla cementificazione delle ultime aree verdi di pregio della Bassa. Senza che poi questo progetto porti interessi economici diffusi, come dimostrato dallo studio Ocse, che ne boccia l’efficacia e l’efficienza. È chiaro ormai l’interesse delle imprese della logistica nel volersi insediare in un territorio che offre ancora spazi edificabili, così come insegna il caso BreBeMi/Amazon, con il forte rischio che questi interventi risultino più funzionali ai territori vicini, sbilanciando decisamente l’analisi costi/benefici a scala territoriale. In quale territorio - si chiedono i comitati - vogliamo far crescere le nuove generazioni che negli ultimi anni si sono così tanto spese per salvaguardare il pianeta?".

Aumento di costi e soldi pubblici

Nel mirino dei contrari all'autostrada Treviglio-Bergamo, oltre allo scempio ambientale, c’è anche la gran quantità di soldi che verrebbero spesi per realizzarla. "Stiamo parlando di un progetto - fanno notare - che in 8 anni, senza che nulla variasse rispetto alla conferenza dei servizi del 2012, è passato da un costo di 330 milioni a circa 500 e che oggi riceve un finanziamento pubblico da Regione Lombardia di ben 130 milioni di euro. La stessa Regione che non tiene nemmeno in considerazione il mutato quadro politico, che vede aumentare i sindaci contrari all’opera, come Ciserano e Stezzano. Né tiene conto degli studi di Ocse e Provincia che dimostrano come ci siano soluzioni più efficaci ed efficienti di questa colata di cemento".

Spartizione di poltrone

E che dietro ci siano solo interessi di pochi e non del territorio, lo dimostrerebbero anche le beghe all’interno del Cda emerse sulla stampa nelle ultime settimane che "dimostrano un interesse politico nella sola spartizione di poltrone tra chi vuole costruire e chi vuole gestire, senza che nessuno pensi all’impatto sul territorio e a un modello di futuro realmente sostenibile. Ricordiamo che per realizzare un'autostrada serve vincere una gara d’appalto pubblica e soprattutto bisogna superare la Valutazione di Impatto Ambientale, cosa non da poco visto l’impatto devastante dell’autostrada Treviglio-Bergamo e l’esistenza di atti pubblici che dimostrano la percorribilità di soluzioni alternative".

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