“Un’opera inutile, costosa e dannosa per il territorio”. Anche il Movimento 5 Stelle della Bassa Bergamasca ha presentato le sue osservazioni all’autostrada Treviglio-Bergamo, con le quali chiede sostanzialmente di eliminare il progetto e pensare a un’alternativa più sostenibile.
Autostrada, le critiche del M5S
“Dietro il nome altisonante e fuorviante di “Interconnessione Pedemontana–Brescia” – ha dichiarato il referente pentastellato Massimo Bologna – si nasconde in realtà la nuova autostrada Bergamo-Treviglio, nei fatti il tratto Casirate–Dalmine: un collegamento che non unirà mai la Pedemontana (A36) ma soltanto la BreBeMi (A35) alla Tangenziale Sud di Bergamo. Una scelta che appare priva di senso, considerato che la zona è già servita da tre grandi infrastrutture autostradali come l’autostrada A4, la stessa BreBeMi e la Teem”.
I motivi della bocciatura dell’opera
Diversi i motivi per cui il M5S boccia su tutta la linea l’opera. In primis viene definito un tracciato inutile per la viabilità perché “il progetto non affronta le reali criticità del traffico bergamasco, concentrate sulle vie di accesso al capoluogo e non sull’asse Treviglio–Dalmine, dove la viabilità è già scorrevole”.
Nel mirino ci sono poi i costi “lievitati da 300 a 507 milioni di euro, di cui 146 milioni già stanziati dalla Regione Lombardia: risorse pubbliche enormi a fronte di un beneficio viabilistico pressoché nullo”. C’è poi il tema ambientale e agricolo:
“Il tracciato comprometterà aree agricole di pregio della Gera d’Adda e della Valle del Lupo, corridoio ecologico riconosciuto – ha sottolineato Bologna – Il 77% del percorso sarà in trincea, con danni permanenti al paesaggio, alla biodiversità e al suolo fertile”.
Collegata a quest’ultimo c’è anche la questione degli scavi e dei cantieri necessari alla realizzazione.
“Sono previsti circa 5 milioni di metri cubi di scavi, con 900 giorni di cantieri distribuiti su 74.000 metri quadrati – ha fatto notare il M5S – Questo significherà più traffico pesante, polveri, rumore e disagi enormi per cittadini, imprese e agricoltura. E ci sarà un impatto diretto sulla popolazione. Entro 250 metri dal tracciato ci sono infatti 1.884 edifici, di cui oltre 1.200 abitazioni e anche scuole e un ospedale. I sistemi di mitigazione previsti non tutelano adeguatamente la salute dei residenti, soprattutto delle fasce più fragili”.
Infine, ma non da ultimo, viene sottolineato il fatto che “gli studi su cui si basa il progetto risalgono a oltre 10 anni fa. Mancano dati aggiornati sui flussi di traffico e la documentazione non è accessibile al pubblico, in violazione dei principi di trasparenza e partecipazione”.
Le osservazioni
“Alla luce di queste gravi criticità – ha dichiarato Massimo Bologna – chiediamo innanzitutto che la nuova autostrada Bergamo-Treviglio sia rivalutata complessivamente, con lo stop al progetto così com’è. Poi chiediamo che vengano pubblicati tutti i dati aggiornati sul traffico e sugli impatti ambientali e che si avvii un vero dibattito pubblico che coinvolga cittadini, enti locali e associazioni. Infine, auspichiamo che si investa in soluzioni di mobilità sostenibili ed efficaci, come il trasporto pubblico, la mobilità ciclabile e interventi mirati sulle reali aree congestionate. Non servono nuove colate di cemento che devastano il territorio senza offrire vere soluzioni – ha concluso il referente del M5S – Servono invece risposte intelligenti, sostenibili e condivise. Non siamo contrari alle infrastrutture in sé, ma questa autostrada rappresenta un’opera inutile: costosa, dannosa per i cittadini e per l’ambiente, con benefici pressoché irrilevanti. La vera strada da percorrere è un’altra: interventi mirati sui nodi più congestionati, il potenziamento del trasporto pubblico e lo sviluppo della mobilità ciclabile”.