Il caso

Autostrada, a Treviglio il progetto è basato sul Pgt del 2012

L'ira di Matilde Tura: "Questo progetto è pieno di errori, è meglio buttarlo nella spazzatura"

Autostrada, a Treviglio il progetto è basato sul Pgt del 2012

Dopo il caso di Arcene, dove per un refuso era stato messo un cantiere a servizio della realizzazione dell’autostrada Treviglio-Bergamo, anche a Treviglio è emersa un’anomalia: il tratto che attraversa il territorio della capitale della Bassa sarebbe infatti basato sul Pgt del 2012.

Autostrada, scoppia il caso a Treviglio

“Più che sulla scrivania del Ministero dell’ambiente, il progetto definitivo dell’autostrada Treviglio-Bergamo merita di finire in un cestino della spazzatura per il livello di grossolanità di errori di cui è pieno”.

Non usa mezzi termini la capogruppo dell’opposizione trevigliese Matilde Tura, dopo quanto emerso relativamente all’area di Treviglio: per redarre il progetto è stato infatti utilizzato il Pgt del 2012, ormai decaduto, anziché quello vigente dal 2024, che ha altre norme, altre prescrizioni e altri valori economici delle aree coinvolte dagli espropri. Dopo il caso Arcene, viene quindi a galla un’altra situazione poco chiara che sta ovviamente sollevando un vespaio di polemiche, per un progetto che ormai vede una folta schiera di detrattori, che comprende anche ex favorevoli della prima ora.

Usato il Pgt del 2012

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Matilde Tura, capogruppo dell’opposizione a Treviglio

“Per il quanto riguarda il Comune Treviglio, su cui si trova ben un terzo del tracciato dell’autostrada, il riferimento utilizzato è l’ormai decaduto Piano di Governo del Territorio del 2012, e non quello vigente dal 2024 – ha sottolineato Tura – Si tratta di un altro refuso dopo l’area di cantiere piovuta da Arcene a Boltiere? O di un copia-incolla moltiplicato per decine e decine di tavole e documenti tutti di conseguenza errati? Sta di fatto – ha proseguito la consigliera dem – che con il nuovo Pgt ci sono un bel po’ di cose che sono cambiate. Le previsioni urbanistiche delle aree interessante non coincidono, così come ovviamente i relativi vincoli e tutele impresse al territorio dal nuovo Piano, che tengono conto dell’evoluzione della normativa urbanistica che si è sviluppata nel frattempo”.

Il nodo della Valle del Lupo

Tra queste aree c’è proprio quella tra le frazioni Geromina e Castel Cerreto, su cui, sempre in tema di autostrada,  Matilde Tura ha anche presentato un’interpellanza, che verrà discussa martedì in Consiglio comunale.

“Per questa zona – ha fatto notare la capogruppo di opposizione – caratterizzata dal rilievo del terrazzo morfologico e dalle rogge Vailata e Vignola il nuovo Pgt dispone che tali elementi ‘dovranno essere conservati e valorizzati nei loro aspetti di naturalità e di caratteristiche geologiche, da considerarsi invarianti paesaggistico-ambientali’. Inoltre, in riferimento al reticolo idrografico di tale area, viene prescritto che ‘vanno evitate alterazioni degli alvei, la loro artificializzazione e modifiche alla funzionalità ecologica dei corridoi irrigui, e interventi infrastrutturali o edificatori che possano costituire elementi di frammentazione del corridoio ecologico’”.

Cambierà il quadro economico

Il tutto va quindi a influire anche sulle cifre dovute per gli espropri necessari alla realizzazione dell’autostrada che, basandosi sul nuovo Pgt, risulterebbero ben più alte rispetto a quanto riportato nella documentazione. Diverse superfici hanno infatti cambiato destinazione urbanistica, con un aumento quindi del valore economico.

“Sarà anche per questo motivo che il documento principe dell’opera, ovvero il Quadro Economico, pur comparendo nell’elenco degli elaborati presentati, non è stato mai presentato e tra i documenti non è allegato?”, si è chiesta ironicamente Matilde Tura.

Di certo c’è che chi ha redatto il progetto dovrà ora rimetterci mano, con un ulteriore allungamento dei tempi. Con grande soddisfazione di chi da anni sta tentando in tutti i modi di bloccarlo.