Aumenta la Tari... ma non per tutti

Il Consiglio comunale di Cologno approva il Piano economico-finanziario e le nuove tariffe Tari: l’aumento c’è ma soprattutto per chi fa male la raccolta differenziata. Ad aggravare i costi sarà anche un contributo imposto a livello nazionale per recuperare i rifiuti in mare. Insomma, se tutti fossero più civili gioverebbe all’ambiente, alla salute e alle tasche di tutti.

Tari: aumenti in vista

A fornire spiegazioni in Aula è intervenuto anche il responsabile del settore dei tributi locali e della regolazione dell’azienda «Servizi Comunali», Daniel Calissi.

"Il Comune gestisce 4.764 tonnellate di rifiuti - ha spiegato - da quelli dello spazzamento delle strade a quelli nobili venduti sul mercato, mentre circa la raccolta differenziata nel 2022 ha raggiunto l’89%. Sono entrambi ottimi risultati avendo anche la raccolta puntuale attiva sul territorio. Infine il costo al centesimo per ogni chilogrammo gestito è di 21 euro".

Poi ha affrontato il tema dell’aumento di 4,25 punti percentuali del Piano economico-finanziario 2024 rispetto al 2023.

"L’aumento è dovuto a due integrazioni del servizio - ha chiarito - l’implementazione della raccolta domiciliare della frazione organica per i mesi di ottobre e di maggio, quindi inizia un mese prima rispetto al 2023 e finisce un mese dopo, e dello spazzamento, con una nuova zona del territorio che viene servita. Ecco perché nel 2024 si registra l’aumento del 4,25%".

L’assessore al Bilancio Daniele Pezzoli ha invece introdotto il tema delle tariffe.

"Al primo gennaio l’autorità ha introdotto due nuove spese fisse, pari a 1,60 a utenza - ha affermato - 50 centesimi sono dovuti a spese soprattutto collegate a eventi naturali, invece 1.10 euro sono legati al recupero e alla gestione di rifiuti plastici nel mare. È una normativa che interessa tutto il territorio italiano. Le tariffe si muovono in maniera non uniforme quest’anno perché abbiamo un aumento della parte fissa e una diminuzione della parte variabile. Per l’utenza non domestica questo non contempla alcun tipo di cambiamento, si registra un aumento generalizzato su tutte le utenze del 7%. Per l’utenza domestica il calcolo invece è più complicato: più ampia è la metratura del locale che viene occupato più l’aumento è importante, quindi in ogni singola categoria c’è un punto di pareggio con una diminuzione al di sotto di questo e un aumento al di sopra".

Poi ha fatto degli esempi concreti.

"Con un nucleo familiare composto da tre persone il punto di pareggio è intorno a cento mq e non c’è alcun tipo di cambiamento rispetto all’anno precedente - ha precisato - avremo invece una diminuzione di 5 euro in un monolocale, in una villetta 8 euro in più".

Picenni: "Una situazione che pesa sulle famiglie"

A questo punto il capogruppo del centrodestra Marco Picenni è intervenuto perplesso.

"Sicuramente ci sono delle motivazioni più che valide che giustificano la società a portare un Piano che prevede, anno dopo anno, degli aumenti - ha riflettuto - però siamo in un contesto politico amministrativo che richiede anche un ragionamento più ampio e chiedo come si è rapportata l’Amministrazione. Questi aumenti costanti, per quanto possano essere dipesi dalla crescita considerevole dei prezzi di consumo e dall’ampliamento del servizio, cominciano a farsi sentire sulle famiglie".

A questo punto Pezzoli ha lanciato una frecciata:

"Ovvio che se chiediamo di implementare il servizio ne risente la tariffa nel momento in cui dal confronto anche sulla qualità e sui servizi già offerti non riusciamo a individuare spazi in cui questi costi possono essere assorbiti in modo diverso - ha fatto presente - peraltro ogni anno il vostro gruppo ci segnala che diversi cittadini chiedono addirittura di fare la doppia raccolta dell’umido per tutto l’anno, se dovessimo introdurla altro che aumento.... Oggi introduciamo due mesi in più per un costo intorno ai 12mila euro. In ogni caso anche se mantenessimo costanti nel tempo i servizi già offerti, ogni anno la tariffa risentirebbe comunque di un aumento minimo, se non altro per l'inflazione".

Poi ha fatto un inciso.

"Parte della tariffa non si riflette su tutti i cittadini - ha affermato - perché se il Pef quota un milione 157mila euro, noi chiediamo un milione 112mila perché 45mila sono ripartiti solamente tra i cittadini che hanno fatto maggiori svuotamenti durante il 2023. Quindi è vero che la tariffa aumenta ma non per tutti: per i componenti di nuclei familiari di sei persone tutte le tariffe diminuiscono: in un monolocale sono 16 euro in meno, in un appartamento da 100 mq nove, in una villetta sopra i 150 mq nessun aumento. Per quanto riguarda cinque persone in un monolocale 11 euro in meno, in un appartamento quattro euro in meno, in una villetta superiore a 150 mq cinque euro in più".

"Sono uno di quelli che ha sempre sollecitato più passaggi per la raccolta dell’umido perché secondo me è un fatto di civiltà - ha affermato allora il consigliere di centrodestra Robert Carrara - dopo anni avete seguito le nostre indicazioni e questo è un buon segno, anche se la sindaca ci ha snobbato rispondendo ad un’iniziativa popolare che io ho sottoscritto: anche i gruppi consigliari hanno avuto il loro merito".

Evasione: buone notizie

Picenni ha chiesto conto degli insoluti, ed è arrivata una buona notizia.

"Abbiamo un trend storico di persone che non pagano di circa il 17,5 % - ha risposto Pezzoli - ma da un paio d’anni abbiamo una messo in atto pratiche di soluzione bonaria e di fatto questi importi si dimezzano. Resta uno zoccolo duro di un 7-8%, che è comunque un dato molto positivo rispetto ai dati dei Comuni limitrofi che si attestano a ogni doppia cifra".

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