Audio manomesso, Pirovano chiede scusa in Consiglio

Le scuse sono arrivate martedì sera in Consiglio dopo gli accordi in sede stragiudiziale in seguito alla querela presentata dal sindaco.

Audio manomesso, Pirovano chiede scusa in Consiglio
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Audio del Consiglio comunale manomesso per screditare il sindaco, Pirovano chiede venia in Aula.  Le scuse sono arrivate martedì sera, durante il Consiglio comunale a Caravaggio, come concordato in sede stragiudiziale dopo la denuncia che il primo cittadino Claudio Bolandrini.

I controlli della discordia

La querela era stata presentata nei confronti del capogruppo della minoranza leghista Ettore Pirovano che si era divertito a manomettere e poi diffondere un file audio per far apparire il primo cittadino bugiardo e superficiale. Il tema del contendere erano i controlli sul patrimonio estero di chi richiede un servizio di sostegno al reddito presentando la certificazione Isee. Controlli, secondo la maggioranza, mai effettuati anche durante l’Amministrazione di centrodestra.

Le scuse

"Oggi intendo porgere al sindaco Bolandrini le mie scuse per la manipolazione nel maggio 2017 di un file audio alterato e diffuso su WhatsApp - ha detto Pirovano - che conteneva alterazioni modificando le dichiarazioni originali del sindaco, proferite nel corso del consiglio del 18 maggio, che tra l’altro non è verbalizzato. L’estrapolazione di frasi originali attribuiva al sindaco concetti non espressi sulla questione dei controlli Isee facendolo apparire bugiardo e superficiale".

"Un fatto grave"

Scuse accettate anche se Bolandrini ha voluto sottolineare la gravità del gesto: "Erano chiarimenti dovuti perché credo che la manipolazione di un audio costituisca un fatto grave - ha detto - ci sono degli strumenti per il dibattito democratico e civile nel rispetto delle persone e dei ruoli istituzionali che non possono essere sminuiti in questo modo".
Anche il presidente del Consiglio Augusto Baruffi è intervenuto sulla questione precisando come il contenuto del file non fosse effettivamente verbalizzato perché avvenuto al termine della seduta.
"Se fosse stato parte del verbalizzato si sarebbe preso una querela anche da parte mia - ha aggiunto Baruffi - perché avrebbe mancato di rispetto a tutto il Consiglio comunale. Ritengo sia comunque un fatto molto grave".

Una Commissione per i controlli Isee

La discussione è poi tornata sui controlli Isee e in particolare sul patrimonio estero.
"Non abbiamo mai sostenuto che l’Amministrazione dovesse richiedere documentazione ai consolati sull’effettivo patrimonio dei richiedenti - ha puntualizzato Pirovano - ma, invece, che fosse compito di questi produrre la documentazione necessaria per accedere al servizio. Infatti ci sono stati più di 180 dinieghi proprio per mancanza di tale documentazione". Pirovano ha poi chiesto l’apertura di un tavolo di confronto all’interno di una Commissione per discutere del Regolamento. Proposta accolta con favore dall’Amministrazione comunale.

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