Approvato il decreto sicurezza in Senato. Ci spiega tutto Nicola Molteni VIDEO

Le sue parole, in esclusiva per noi, direttamente dal Viminale.

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Con 163 sì e 59 no il Senato approva il decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Approvato il decreto sicurezza in Senato

Dopo il via libera al suo provvedimento lo stesso Salvini twitta: “Decreto Sicurezza e Immigrazioone, ore 12.19, il Senato approva!!! #DecretoSalvini, giornata storica!”. Ora il decreto passerà alla Camera, con la data chiave che sarà il 22 novembre. Cinque senatori “dissidenti” del M5s segnalati dal capogruppo Stefano Patuanelli al collegio dei probiviri del Movimento, che avvia un’istruttoria.

La gioia di Nicola Molteni

Soddisfatto anche Nicola Molteni, il canturino, sottosegretario all’Interno, dal suo profilo Facebook ha scritto:  “APPROVATO al Senato il #decretosalvini!!! Ora l’ultimo passaggio alla Camera. Un grande risultato che porterà più sicurezza e meno immigrazione irregolare. Un grandissimo Ministro!!”.

“Un decreto rivoluzionario”

Proprio lo stesso Molteni ha voluto spiegarci con un video ESCLUSIVO l’importanza del decreto. Le sue parole direttamente dal Viminale.

“Oggi è una giornata importante, poche ore fa in Senato è stato approvato il decreto Salvini. Si tratta di un decreto importante, storico, che ho avuto l’onore di poter seguire sia nella fase di predisposizone che in tutto l’iter parlamentare prima in Commissione, poi in aula. Un decreto storico perché si tagliano in maniera netta l’immigrazione irregolare e si tornano a gestire i flussi immigratori. Voglio ricordare che questi primi mesi abbiamo avuto un abbattimento degli sbarchi dell’80% nel nostro paese. Un risultato incredibile raggiunto grazie al lavoro di Matteo Salvini. Ci sarà più sicurezza sui territori e si velocizzeranno le domande di asilo, risparmiando soldi e tempo. Si accelerano le procedure di rimpatrio ed espulsione. Chi scappa dalla guerra ha diritto di stare nel nostro paese, gli immigrati irregolari e clandestini, che sono la grande maggioranza di quelli sbarcati, devono essere rimpatriati ed espulsi”.

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