Ammutinamento contro Adinolfi, il Popolo della Famiglia cremasco attacca il leader
I rappresentanti cremaschi del PdF accusano il leader dello scarso risultato ottenuto alle ultime elezioni e chiedono le dimissioni.
Ammutinamento contro Adinolfi. Dopo il risultato decisamente scoraggiante ottenuto dal Popolo della Famiglia alle elezioni i membri cremaschi del movimento hanno deciso di far sentire la propria voce sparando a zero contro il "leader maximo". Fulvio Rozza e Marco Mantovani hanno diffuso una "lettera aperta a Mario Adinolfi" che forse non sarà poi così contento di riceverla.
Siamo rimasti isolati
Il primo punto della critica dei cremaschi è la contestazione della scelta di correre in solitaria. Una scelta che -loro malgrado - ha finito, come preventivato, per portare benefici alla sinistra e al M5S.
" I dati definitivi delle elezioni politiche confermano che il Popolo della Famiglia non ha raggiunto nemmeno l'1% . Ci costa dover dire "l'avevamo detto", perché mai come questa volta avremmo preferito essere smentiti dai fatti e assistere ad una significativa affermazione del PdF. Così come avevamo ampiamente previsto i possibili vantaggi che il PdF, suo malgrado, avrebbe potuto portare alla Sinistra e al M5S".
Ammutinamento contro Adinolfi
Un movimento gestito in modo troppo personalistico e accentratore dal suo leader Mario Adinolfi. E' questo il secondo punto della critica mossa da Rozza e Mantovani.
"Le potenzialità per giungere ad un esito migliore c'erano tutte, ma troppi errori hanno compromesso il risultato: la mancanza di dialogo con tutte le componenti del Family Day, una conduzione personalistica del movimento, la poca democrazia al suo interno e la totale assenza di una organizzazione capace di gestire con metodo la campagna elettorale. Di fronte ad una debacle di queste dimensioni qualsiasi serio leader di partito avrebbe ammesso con franchezza la sconfitta, assumendosi le proprie responsabilità e traendone le dovute conseguenze. Purtroppo da Mario Adinolfi non abbiamo sentito nessuna autocritica, nessuna ammissione circa la necessità di correggere la rotta".
"Avanti di questo passo ci estingueremo"
Avanti di questo passo, secondo Rozza e Mantovani, il destino del Popolo della Famiglia è segnato. E sarà un destino funesto. A meno che non si decida di allearsi e confrontarsi con le forze politiche che hanno a cuore le istanze del movimento.
Tutto ciò ci appare segno di una miopia politica che non potrà far altro che condurre il PdF ad altre sconfitte e, infine, alla sua estinzione. Lo abbiamo detto prima delle elezioni (pagando il prezzo di rimanere isolati e criticati) e lo ribadiamo ora. Per ritrovare slancio, il PdF deve chiudere una stagione, caratterizzata da una conduzione del movimento tutta incentrata su Adinolfi (e pochi dirigenti "nominati" dal capo) ed aprirsi ad una fase nuova, aperta al confronto interno e al dialogo. Ci aspettiamo tuttavia che qualcuno, responsabile dei macroscopici errori commessi, faccia un passo indietro. Può essere utile per il bene del PdF e dei valori che vuol tutelare.
...manco l'1%? E che coalizione vorreste fare??? Siete meno dei gay!!! Ahahahahahahhaha!
Cominciate dalla coerenza e dalla consapevolezza. Sapere in che epoca state vivendo può aiutarvi a starci bene dentro. Ma fuori il mondo prosegue su altre strade e non per questo essere "altre" debbono per forza essere sbagliate. Portare la verità deve essere opprimente. Un dubbio che si insinui nella certezza ci renderà più liberi.
Errori? Purtroppo sì e lo dico perché ho vissuto in prima battuta il periodo della campagna elettorale. Preciso subito che in difesa dei valori cristiani, dei valori non negoziabili siamo stati gli unici a scendere in campo. Purtroppo la politica si fa anche con argomenti più concreti. Il nostro programma elettorale è sembrato da subito alquanto sterile. Faccio un esempio: non avevamo nessun punto a favore dei pensionati!!! Nelle poche presenze in TV di Mario si è parlato solo di Reddito di Maternità, Quoziente Familiare, No Gender. Per quanto di nobili ideali un po’ troppo riduttivo. Nel far politica è necessario avere un programma a 360 gradi senza esclusione alcuna. RIPETO: pur di validissimi principi cristiani non si fa così una campagna elettorale. Abbiamo voluto toccare la sensibilità cristiana, cattolica ma a molti cristiani interessava come risolvere i problemi della società. La presenza del leader e segretario nazionale? Beh dalla regione da cui scrivo nessuno si è fatto vedere, in 30 giorno nessun comizio, nessun incontro con i candidati. È mancata pianificazione, strategia, azione. La lotta continua insieme al PdF ma dobbiamo migliorare non poco ma tantissimo.
Alleate I con la sinistra è avrete lo 0,0%. Certo la situazione personale di Adinolfi è in contrasto con la fede ma allearsi con chi ha promosso morte e iniquità sarebbe diabolico
Sono d accordo con te! Questa è stata una piccola vittoria... credo che chi sia rimasto deluso non ha capito lo spirito del pdf e magari si è candidato per scopi personali!