Addio no-tax area: anche i poveri dovranno pagare l’addizionale Irpef, è polemica
Dure critiche da parte del gruppo di opposizione "Scelgo Sergnano"
Dopo Capralba, anche Sergnano abolisce la fascia di esenzione dell’addizionale Irpef. L’obiettivo è quello di recuperare i fondi necessari per l’assunzione di un nuovo dipendente comunale che si occuperà del settore della viabilità e delle manutenzioni a partire dal 2026.
Stop alla no-tax area
Una decisione sofferta, contenuta Bilancio di Previsione approvato poco prima dell’inizio delle vacanze natalizie, che ha scatenato le proteste delle due liste di opposizione ma anche dei cittadini che hanno mal digerito la notizia. Ad illustrare l’iter della scelta della maggioranza è stata l’assessore al Bilancio Emanuela Landena.
"Le scelte finanziarie sono state il frutto di un lavoro condiviso dalla Giunta e dalla maggioranza consiliare, per il necessario impegno che deriva dalla responsabilità di mantenere in ordine i conti pubblici, senza però tagliare i servizi essenziali a disposizione dell’intera comunità nonostante il pesante debito ereditato e i tagli previsti dallo Stato agli enti locali per le spese correnti - ha detto l'assessore - Le imposte comunali Imu e Tari sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso mentre per l’Irpef si è dovuto procedere all’esclusione della quota di esenzione per poter finanziare l’assunzione di un nuovo dipendente comunale. La decisione dell’Amministrazione comunale di approvare il bilancio previsionale entro il termine dell’anno permette di non bloccare l’ente, soprattutto nella parte relativa agli investimenti in opere pubbliche ed essere quindi pienamente operativi fin dal primo gennaio".
Critiche dalla minoranza
Duro il commento del gruppo di opposizione "Scelgo Sergnano".
"Già nel 2020 la maggioranza si era già distinta per aver alzato l’addizionale comunale Irpef all’aliquota massima dell’8x1000 - ha dichiarato il gruppo - Ora, eliminando anche la soglia di esenzione per i redditi inferiore a ottomila euro, dimostra la propria poca capacità amministrativa che abbiamo già sottolineato più volte. E ancora una volta si è scelta la via più semplice: aumentare le tasse. Invece di adottare misure più coraggiose, come una rigorosa lotta all’evasione fiscale o un’attenta revisione delle spese, si preferisce gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini".
La minoranza fa due proposte.
"Noi abbiamo suggerito alternative concrete, dimostrando che con una gestione più oculata delle risorse si potrebbero reperire somme ben superiori ai 20mila euro previsti dalla nuova tassazione senza penalizzare i cittadini onesti - ha concluso la lista - Abbiamo presentato due proposte di riforma molto semplici ma dal grande impatto: il taglio di alcune consulenze esterne e una riorganizzazione più attenta del servizio scuolabus. Queste misure potrebbero generare risparmi fino a 50mila euro l’anno, dimostrando come piccole modifiche possano portare a risultati significativi nel bilancio comunale. Si continuano a spendere soldi considerati pubblici ma ricordiamo che non esistono soldi pubblici, sono soldi prelevati ai cittadini".