Bergamo-Treviglio? "Per noi sarebbe devastante"
Il segretario del Pd di Treviglio, Davide Beretta, auspica una soluzione meno impattante e che salvaguardi l'agricoltura
Bergamo-Treviglio, un'autostrada che per il territorio sarebbe devastante. Ne è convinto il segretario del Partito Democratico di Treviglio, Davide Beretta, che ha voluto dire la sua sull'opera e proporre un'alternativa, a suo modo di vedere, meno impattante e più eco-friendly.
Bergamo-Treviglio
"Non nego che andare da Treviglio a Bergamo negli orari di punta sia oneroso in termini di tempo, tenuto conto della limitata distanza - ha ammesso Beretta - Ancora più complicato è muoversi nel centro della città e trovare un parcheggio tanto che sarebbe utile favorire l’uso del treno e promuovere una riflessione lungimirante sulla mobilità nella nostra area. Ma questa è un’altra storia. Non credo che la discussione sulla realizzazione o meno della Bergamo-Treviglio possa reggersi solo sulla disponibilità dei finanziamenti come sembra prevalere in questi giorni dopo aver appreso del possibile investimento per 300 milioni di Euro da parte di un fondo australiano".
Impatto devastante
"Ritengo che sul tavolo del ragionamento debbano esserci, con il disagio di chi si muove, anche le conseguenze su un territorio abitato da tutti noi - ha proseguito il segretario del Pd - Con le valutazioni sull’economia ‘di passaggio’ che la Bergamo-Treviglio (forse) genera non può mancare l’ulteriore (sicuro) ridimensionamento dell’agricoltura da sempre relegata a Cenerentola nelle decisioni prese sul territorio. Quali compensazioni e quali risarcimenti sono in grado di pareggiare un bene perso per sempre? Non so stimare l’impatto su Bergamo, Stezzano, Levate, Verdellino, Ciserano e Pontirolo di questa ulteriore autostrada. So che per noi di Treviglio sarebbe devastante.
Stop all'urbanizzazione
"Basta guardare la cartina con il tracciato e provare ad immaginarsela nella campagna tra Geromina e Cerreto a poche decine di metri dalle case - ha sottolineato Beretta - oppure si può andare a far due passi lungo via Guido Reni, in via Contessa Piazzoni o alla Pelisa per rendersi conto di persona di quanto potrebbe accadere. L’Agrimuseo orizzontale diventerebbe una barzelletta da Biligot. Dobbiamo riconoscere che c’è il senso del limite con il quale fare i conti, soprattutto perché viviamo nella regione italiana più urbanizzata. Non dobbiamo procedere oltre con questa voracità. Siamo noi i custodi del nostro territorio, non possiamo essere sottomessi alla previsione di profitto di qualcuno a 15.000 km di distanza".
Procedere per passi
"Procedere per passi può essere la ‘strada’ giusta ed un compromesso onorevole anche per chi deve andare in macchina fino al centro di Bergamo - ha chiarito il leader del Pd trevigliese - Ad esempio sistemando l’attraversamento di Verdello, ormai unico vero nodo verso Bergamo. Pur con un sacrificio in termini di tempo di percorrenza si eviterebbe il forte impatto sulla nostra campagna. Superato Verdello si è già nella Tangenziale sud di Bergamo e superato Stezzano c’è l’accesso all’Asse interurbano. Per il traffico che arriva da Ovest (dal milanese) e punta verso Bergamo è già possibile seguire la TEEM e l’A4 senza intasare Treviglio; per chi viene da Cassano e vuole andare verso Est (Caravaggio e il bresciano) esiste già la BreBeMi e visto quanto questa ha già distrutto di campagna fertile non mi pare il caso di continuare nell’opera costruendo a fianco un’ulteriore tangenziale.
Dignitosa mediazione
"Ammetto che non ci sarebbero tutte le strade desiderabili ma arriveremmo ad una dignitosa mediazione tra le comodità del singolo e un bene comune da preservare - ha concluso Beretta - Soldi privati e pubblici (per centinaia di milioni di Euro) si sommano per fare autostrade e mai si coalizzano in pari impegno per generare lavoro di qualità nonostante questa sia la priorità del nostro Paese, dei giovani in particolare. L’agricoltura può essere una risorsa, aggiungere ulteriore asfalto no. Consideriamolo almeno in questi giorni: il 14 e 15 ottobre a Bergamo c’è l’incontro dei ministri dell’agricoltura del G7. A tema la cooperazione agricola correlata al fenomeno delle migrazioni e la protezione degli agricoltori, soprattutto piccoli, davanti alle crisi economiche e ambientali. Che protezione può configurare un’autostrada?"