Sulla scuola di CL: "Azioni depauperanti"
Il consigliere di Forza Italia Simone Beretta accusa la Giunta Bonaldi di "poca trasparenza"
"Sull'area della ex scuola di CL azioni ideologiche depauperanti". Continua dritto sulla sua strada Simone Beretta, consigliere di minoranza di Forza Italia circa il cambio di destinazione d'uso della ex scuola di CL, sito nell'area e della ex cascina Valcarenga, approvato giovedì in Consiglio comunale. L'operato e le decisioni della Giunta di Stefania Bonaldi non convincono l'esponente azzurro che accusa "mancanza di trasparenza".
"Azioni ideologiche depauperanti"
"Sul campus scolastico della Valcarenga di proprietà della ex Charis la maggioranza di centrosinistra è sempre stata autolesionista, semplicemente in balia fuorvianti e depauperanti posizioni ideologiche - ha detto Beretta - Mi sono sempre chiesto cosa si nascondesse dietro tanto interesse della sinistra a salvare quell’immobile privato a destinazione scolastica dopo aver approvato insieme al centrodestra un “campus scolastico” in via Libero Comune. Perchè nei cinque anni trascorsi non si è voluto accogliere la mia reiterata richiesta di un cambio sostanziale della destinazione d’uso “dell’area della Charis” confermando sia la destinazione per servizi pubblici ma anche ampliandola a destinazione sia direzionale che commerciale? Che sia stato il senso di colpa per non aver consentito a suo tempo la realizzazione di una scuola paritaria di fronte all’ospedale preferendo mantenerla come un’area di interscambio salvo poi trasformarla in un’area residenziale decuplicandone economico o più semplicemente per tenere insieme una maggioranza sostanzialmente tanto vetero comunista quanto inconcludente? ".
L'ipotesi di Beretta
Ma il consigliere avanza anche un'altra ipotesi, quella che sia stata volontà dell'amministrazione di Crema "evitare la possibilità realtà concorrenti all’attuale grande distribuzione presente su via Milano che invece di costruire un parcheggio sotterraneo ha regalato alla città un impattante parcheggio a cielo aperto e dopo una variante ad hoc del Pgt". "Continuo a chiedermi come sia stato possibile che il liquidatore, al fine di evitare il costante e certo depauperamento del valore economico dell’area non si sia mai fatto interprete presso l’amministrazione pubblica della mia proposta più volte espressa sia in Consiglio comunale che mediaticamente - ha ripreso - Chi mai poteva, infatti, essere interessato ad acquisire quel patrimonio a destinazione scolastica? Solo la fantasia di una sinistra senza arte né parte".
La questione dei lotti
"Sarebbe bastata un’intervista dell’assessore Matteo Piloni perché il liquidatore di sua iniziativa chiedesse il cambio di destinazione d’uso della palestra con destinazione a finalità scolastica a impianto sportivo senza preoccuparsi, a questo punto, di chiedere un cambio di destinazione più vantaggioso anche per la parte rimanente peraltro più significativa della palestra stessa - ha aggiunto Beretta - La cosa è abbastanza strana se si pensa che il liquidatore nel chiedere il cambio di destinazione d’uso di un lotto del “Campus scolastico della Valcarenga” a servizi socio sanitari ha richiamato la richiesta formale di un privato. Nell’altra, quella per la palestra, no. Non avremmo votato a favore per la richiesta relativa alla palestra perché priva della necessaria trasparenza. Non si comprende perché avvallare tale cambio di destinazione se il Comune fosse interessato ad acquisirla al suo patrimonio comunale e sportivo. Con la precedente destinazione potrebbe acquisirla ad un valore inferiore. Abbiamo quindi chiesto due delibere distinte da approvarsi in due consigli comunali distinti. Ma tant’è, una sorda maggioranza di sinistra, non solo non ha concesso una pausa consiliare di pochi minuti richiesta dalle minoranze, si è barricata nel sostenere un percorso che io continuo a ritenere poco trasparente e con qualche ombra all’orizzonte. Con buona pace del consigliere di maggioranza Emanuele Coti Zelati che è stato trattato anche peggio. Speriamo che comprenda in fretta che se fino all’altro ieri poteva essere politicamente determinante insieme a certi consiglieri del PD e di Rifondazione comunista oggi per la Bonaldi e il PD è poco più che niente".