Ciserano e i cartelli della discordia
Il sindaco ha multato la società e chiesto alle altre associazioni maggiore attenzione
Cartelli "abusivi" per pubblicizzare un evento in paese, la minoranza segnala e il sindaco sanziona. Ma...
Cartello affisso a un palo
A crear discordia, questa volta, è stato un cartello affisso dalla Usd Ciserano per pubblicizzare niente meno che il camp estivo dedicato ai ragazzi. Sembra incredibile, ma a voler essere pignoli (la minoranza in questo è esperta) è anche illegale. Sì perché la società sportiva non aveva chiesto la relativa autorizzazione passando dal classico iter comunale che chiunque deve seguire per poter affiggere cartelli o volantini in paese. Da qui la segnalazione tempestiva al sindaco chiamato a intervenire.
Sanzione alla società
La richiesta arrivata in Comune da parte dei consiglieri di minoranza del "Gruppo misto" ha lasciato un po' sorpreso il sindaco Enea Bagini che, però, dovendo rispettare il regolamento da lui stesso applicato in altre occasione ha provveduto alla rimozione del cartello multando la società. "Nel rispetto del mio ruolo ho fatto ciò che dovevo, certo spiace dover multare chi intendeva solo pubblicizzare un'iniziativa destinata ai nostri giovani - ha commentato Bagini - Per questo ho preferito inviare una comunicazione a tutte le associazioni per raccontare l'accaduto con il solo scopo, ben evidenziato, di ricordare loro di rispettare il regolamento proprio per evitare questi spiacevoli inconvenienti".
Servo del padrone...
Ma per la minoranza non era finita affatto. La lettera inviata alle associazioni alle orecchie dei consiglieri è suonata come una giustificazione del servo (il sindaco in questo caso) al padrone (l'Usd Ciserano) lasciando intendere rapporti poco trasparenti tra i due. "Non capisco quale sia il passaggio poco chiaro - ha ironizzato Bagini - Semplicemente ho chiesto alle altre associazioni di fare più attenzione e rispettare le norme. La società è stata sanzionata quindi non vedo quale favore possa aver mai fatto...".
I precedenti
Tutto nasce da una diatriba mai realmente finita tra il sindaco e l'ex primo cittadino Mario Foglieni che proprio attraverso un cartello affisso ai pannelli pubblicitari del paese aveva voluto criticare l'operato di Bagini. In quel caso non vennero richieste le autorizzazioni necessarie e in mancanza del timbro comunale vennero rimossi scatenando l'ira di Foglieni che denunciò l'accaduto. Denuncia che però è stata archiviata.