Marco Bonalumi, il ricordo straziante della zia

Il 17enne è morto martedì sera in un incidente stradale a Treviglio, mentre tornava a casa dagli allenamenti di pugilato

Marco Bonalumi, il ricordo straziante della zia
Pubblicato:
Aggiornato:

Una vita spezzata. Troppo presto. "Non si può morire così a 17 anni". E' la zia Patrizia Mapelli, insegnante al liceo Galilei di Caravaggio, a ricordare commossa il nipote Marco Bonalumi. Il giovane di Calvenzano, martedì sera poco prima delle 20 a Treviglio, si è schiantato in sella alla sua moto contro un'auto che stava svoltando a sinistra all'incrocio tra via Canonica e via Cagnola in Geromina. Inutili i disperati tentativi di rianimarlo. Marco è morto sul colpo.

La moto, una delle passioni di Marco, era il regalo di compleanno

La "Ktm 125" supermotard era il regalo di compleanno che papà Andrea e mamma Anna avevano fatto al loro Marco. Ne era appassionato. "L'aveva cercata su internet, per trovare il modello vintage che tanto desiderava - ha ricordato la zia Patrizia - Era prudente alla guida, tanto che quest'estate al lavoro andava in bicicletta. La moto la lasciava in garage e tornato a casa, la puliva, la curava...". Marco Bonalumi, dopo un'esperienza di alternanza scuola-lavoro, aveva continuato a lavorare tutta estate nella ditta in cui aveva fatto la stage. Tra pochi giorni sarebbe dovuto tornare a scuola per frequentare la quarta all'Itis Archimede di Treviglio, sezione meccanica.

Amava il cinema, il tennis e voleva provare la boxe

Non solo i motori tra le passioni del 17enne di Calvenzano. "Amava il cinema - ha proseguito la zia - In casa aveva Sky e non si perdeva una puntata delle serie, una era Games of Thrones, che tanto gli piacevano". Marco era anche uno sportivo. "Giocava a tennis, ma aveva deciso di provare un altro sport - ha spiegato Patrizia Mapelli - e aveva scelto la boxe. A Treviglio, in Geromina c'era una palestra che teneva corsi di pugilato. C'era andato lunedì per la prima prova, martedì era la sua seconda lezione...". E proprio dalla palestra, in sella alla sua Ktm, Marco Bonalumi stava facendo ritorno a casa, martedì sera, atteso dalla famiglia per cenare insieme.

Lo strazio dei genitori

"Sarebbero dovuti andare a mangiare una pizza alla tensostruttura della Festa Alpina (che martedì ospitava la prima di due serate gestite dai giovani di Calvenzano, ndr) - ha raccontato la zia - La sorella Giulia, di un anno più giovane, era lì a fare la volontaria.Marco però non rispondeva ai messaggi e così i genitori si sono messi in auto per andarlo a cercare". Sono arrivati a Treviglio, sul luogo del tragico incidente, ancora ignari di cosa fosse successo a loro figlio. "Quando hanno visto i mezzi dei soccorsi in lontananza - ha raccontato la zia tra le lacrime - hanno subito pensato che Marco fosse rimasto coinvolto. Ma che al massimo si fosse rotto una gamba. Invece era lì, a terra, coperto da un lenzuolo. Mia sorella e mio cognato sono rimasti lì per due ore ad accarezzarlo durante i rilievi"

"Riservato, taciturno, affabile, l'amico che tutti vorrebbero"

Niente selfie, niente social. A differenza della maggior parte dei suoi coetanei Marco Bonalumi non amava condividere sul web la sua vita. "Marco era un bravo ragazzo. Taciturno, riservato, raramente si faceva fotografare - lo ha ricordato con affetto la zia Patrizia - era affabile, discreto... l'amico che tutti vorrebbero avere. I suoi amici e i suoi compagni di classe, appresa la terribile notizia, erano sgomenti. Non si può morire a 17 anni". Un dramma senza un perché che tormenta l'anima. Straziati dal dolore i genitori del 17enne che martedì sera, seduti sull'asfalto, hanno coccolato per l'ultima volta il loro amato figlio. Come a non volersene separare, mai.
La salma del giovane è stata inizialmente composta nella camera mortuaria del cimitero di Treviglio. Oggi pomeriggio, poi, è stata trasferita nell'abitazione di via Treviglio a Calvenzano. Il funerale di Marco Bonalumi verrà celebrato nella chiesa parrocchiale del paese venerdì 8 settembre alle 16.

Seguici sui nostri canali