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Barista del cuore: conosciamo Gian Bassani, un’istituzione a Martinengo

Per votarlo e fargli scalare la classifica basta ritagliare e compilare il tagliando che trovate sul Giornale di Treviglio e Romanoweek e consegnarlo al vostro barista del cuore

Barista del cuore: conosciamo Gian Bassani, un’istituzione a Martinengo

Oggi conosciamo – ma in realtà lo sappiamo che è già un’istituzione – Gian Bassani del “Bagaglino” di Martinengo, anche lui tra i Baristi del cuore che partecipano al gioco lanciato da qualche settimana dal nostro Giornale. Per votarlo e fargli scalare la classifica basta ritagliare e compilare il tagliando che trovate sul Giornale di Treviglio e Romanoweek e consegnarlo al vostro barista del cuore (oppure da noi, in redazione, ci trovate in via viale Vittorio Veneto, 1 a Treviglio).

Gian Bassani e il suo “Bagaglino”

A Martinengo il “Bar Bagaglino” è sinonimo di passione e qualità. Giancarlo Bassani, alla guida del locale da 25 anni, ha trasformato il bar in un punto di riferimento del territorio, dove ogni dettaglio, dal servizio ai prodotti, riflette cura e attenzione verso i clienti. Gioca al “Barista del cuore” forte di un precedente importante: è un plurivincitore del nostro “Totobaristi”, un altro gioco dedicato al mondo dei bar che il Giornale di Treviglio organizzò ormai una quindicina d’anni fa.

Da quanto tempo gestisce il Bar Bagaglino?

“Sono il titolare del “Bagaglino” da 25 anni. È un traguardo importante, che porto avanti con orgoglio. Questo sarà il terzo o quarto concorso a cui partecipo, e di alcuni sono già stato vincitore. Ogni edizione è un’occasione per mettersi alla prova e capire quanto i clienti apprezzano il mio lavoro”.

Dopo così tanti anni, come si trovano ancora stimoli e motivazioni per continuare?

“Quando hai un’attività da così tanto tempo, cerchi sempre nuove motivazioni per andare avanti, rinnovarti e sperimentare. Negli ultimi anni ho voluto far crescere il marchio Bagaglino, consolidandone la reputazione nel territorio e facendolo conoscere sempre di più ai clienti della zona. Ogni anno cerco di migliorare i miei prodotti, selezionando con attenzione materie prime di alta qualità e garantendo articoli che siano sempre al massimo degli standard. È una sfida continua, perché voglio che chi entra nel mio locale percepisca l’attenzione e la cura che metto in tutto: dal servizio alla scelta dei prodotti”.

Il Bagaglino oggi non è solo un bar, giusto?

“Esatto. Offro ai clienti vini di qualità, articoli natalizi e pacchi regalo realizzati con aziende di prima fascia, garantendo sempre prodotti selezionati con attenzione”.

Che rapporto ha con il suo locale?

“Unico. Ci passo 20 ore al giorno, a volte anche 24, occupandomi di ogni aspetto, dalla gestione del banco alla selezione dei prodotti, fino all’organizzazione di ordini e forniture, considerando che abito a cinque metri di distanza. È diventato la mia casa. Oltre a questa attività, lavoro anche nel mondo delle sfilate, che mi porta spesso in giro per l’Europa, ma quando sono a casa, il mio tempo lo dedico completamente al Bagaglino. È aperto 365 giorni l’anno”.

Il legame con i clienti sembra essere un punto di forza…

“Assolutamente. Tengo molto non solo alla visibilità, che può essere motivo di orgoglio, ma soprattutto al livello del locale e alla soddisfazione di chi ci frequenta. Mi auguro che, dopo tanti anni, i clienti continuino a riconoscere l’impegno e la passione che metto nel mio lavoro. L’idea è che chi entra nel Bagaglino trovi non solo un prodotto di qualità, ma anche un luogo familiare e accogliente, dove ogni cliente si senta valorizzato e seguito con cura. In tre parole: Passione, qualità, continuità”.

Perché i clienti dovrebbero votarla “Barista del cuore”?

“Perché l’hanno sempre fatto, e non vedo perché non dovrebbero farlo anche questa volta! Comunque, per me resta un gioco, non una battaglia. Credo sia importante dare valore a queste iniziative che raccontano le realtà locali e chi lavora ogni giorno dietro al bancone. Danno visibilità anche alle piccole realtà, creando un’occasione di confronto con altri professionisti e stimolando la crescita del locale”.