Un hardware come portaombrelli? A Cortenuova è roba da ragazzi

A ingegnarsi questa volta sono stati i ragazzi della 5A che l’anno scorso hanno trasformato un pezzo di Pc in portaombrelli. E ora vanno a Milano a prendersi i dovuti onori.

Un hardware come portaombrelli? A Cortenuova è roba da ragazzi
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Pensare che un hardware possa diventare un portaombrelli è qualcosa di immaginabile. D’altronde nel terzo millennio la parola d’ordine è rifunzionalizzare. Non stupisce minimamente se a trasformare quei pezzi di metallo in un recipiente che custodisca ombrelli sia stato un designer. Al contrario meraviglia pensare che a fare ciò siano stati dei ragazzini di dieci anni. Come in questo caso.

Un hardware come portaombrelli

Ebbene sì ad ingegnarsi questa volta sono stati i ragazzi della 5A, frequentanti il precedente anno scolastico, del plesso scolastico G. Riva di Cortenuova. I ragazzi, ora iscritti alle scuole medie, l’anno scorso hanno partecipato ad un concorso regionale chiamato «Riprogrammare il futuro: la tecnologia si rigenera». Un’idea rivolta alle scuole frutto della collaborazione tra Usr Lombardia e Aica.

Cortenuova vince

E a vincere per quanto riguarda le classi elementari sono stati proprio i ragazzini contenuovesi. I quali sono riusciti a convertire la base di un Pc trasfromandola in un comodo portaombrelli. Un’idea unica e brillante che ha messo in luce le potenzialità dei ragazzi della Bassa, tant’è che il 19 dicembre andranno direttamente in Regione per ritirare il premio che spetta loro. Si tratta di ben 500 euro che resteranno alla scuola per finanziare attività e progetti.

L'entusiasmo dei ragazzi

«L’entusiasmo dei ragazzi è tantissimo – ha dichiarato Eugenia Pizzetti ex rappresentante di classe – il loro impegno è stato ripagato e questo per loro è un forte motivo di contentezza. A breve i ragazzi, accompagnati da noi genitori, andranno direttamente a Milano a ritirare il premio. L’Amministrazione comunale si è comunque offerta di pagare il costo per il trasporto. Sarà una piacevole giornata per tutti». Ad aiutare i ragazzi a «riprogrammare il futuro» ci ha pensato la maestra Giovanna Boiocchi la quale si è impegnata a gestire il lavoro con la 5A e a far sì che le idee dei piccoli designer diventassero realtà.

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