Economia

Tante mimose, pochi ruoli di comando: anche a Bergamo la parità di genere nell'impresa è lontana

La leadership femminile in Bergamasca è esigua: una manager ogni tre uomini

Tante mimose, pochi ruoli di comando: anche a Bergamo la parità di genere nell'impresa è lontana
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Oggi è la Giornata internazionale della donna, e come fortunatamente sempre più spesso succede non di sole mimose si parla e si discute, anche a livello locale. La Camera di Commercio di Bergamo ha  diffuso ieri i dati di uno studio sull’imprenditorialità femminile bergamasca, che traccia un quadro piuttosto chiaro di quanto ancora sia lontana la parità di genere nell’economia locale, sebbene sussista qualche (timido) segnale di cambiamento positivo.

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Le imprese “femminili” sono una su cinque

In provincia di Bergamo, a fine 2022 le "imprese femminili" attive a Bergamo erano 17.217, pari al 20,8% del totale. Si tratta di aziende in cui la proprietà e il controllo sono detenuti in prevalenza da donne. Un numero sostanzialmente stabile, o che comunque non ha seguito nel corso degli ultimi anni trend particolarmente divergenti rispetto al numero delle imprese totali. Il “tasso annuo di crescita composto” (un dato che misura la crescita percentuale media delle imprese femminili attive), tra il 2018 e il 2022 risulta  pari a +0,3%, una timida crescita che è di poco inferiore rispetto al tasso regionale (+0,4%), e superiore a quello nazionale, pari a 0.

I settori più “femminili” in Bergamasca

Quanto al settore economico in cui le imprese “femminili” sono impegnate, è quello dei servizi a dominare, seguito da commercio, manifattura, agricoltura e costruzioni. "Rispetto all’anno precedente sono calati il commercio, la manifattura e le costruzioni, mentre sono aumentati agricoltura e servizi. Più nello specifico sono cresciute le attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,4%) e i servizi di informazione e comunicazione (+3,1%), due settori a elevato contenuto conoscitivo. Sono cresciute anche le attività sportive tecniche e di intrattenimento (+3,9%) e sanità e assistenza sociale (+2,5%). Hanno invece riportato i cali maggiori l’alloggio e la ristorazione (-3,7%) e il commercio (-3,0%)" spiega la Camera di Commercio.

La leadership femminile: una manager donna ogni tre uomini

Ma il dato veramente indicativo sullo stato dell’arte della parità di genere è quello relativo alla presenza femminile in ruoli di controllo e di gestione delle imprese bergamasche. “Su 131mila e 285 persone che ricoprono cariche e qualifiche attive a fine 2022 solo il 27% (ovvero 35mila e 350) sono donne” spiega la Camera di Commercio..

“La crescita delle imprese femminili bergamasche negli ultimi cinque anni rappresenta un segnale positivo per il nostro territorio. È inoltre significativo che nell’ultimo anno siano stati soprattutto i settori a forte contenuto conoscitivo a guidare la crescita delle imprese femminili. La partecipazione della donna al mondo dell’impresa rimane però ancora esigua se si considera che soltanto un terzo delle persone che rivestono cariche nelle imprese bergamasche sono donne” è il commento della segretaria generale dell’ente, Maria Paola Esposito.

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