Piscina Pandino, previste perdite nei prossimi tre anni, il sindaco: "Ci assumiamo il rischio con coraggio"
Il piano programma di Asm all'indomani delle dimissioni del presidente Merigo
Asm e piscina di Pandino, approvato il piano 2024-2026, con pesanti perdite all'orizzonte, ma la Giunta si assume tutti i rischi.
È stato uno dei punti più importanti del Consiglio comunale di agosto l’approvazione del piano programma dell’Azienda speciale municipalizzata, appena colpita dalle dimissioni del presidente Diego Merigo.
Si stimano 234mila euro di perdite
"Per il 2024 si prevede una perdita di circa 234mila euro - ha spiegato il sindaco Piergiacomo Bonaventi - per il 2025 di 208mila euro, 2026 di 153mila euro. I pareri contabili e del segretario comunale sono contrari, ma non potevano essere diversi dato i numeri che ho appena esposto. Nonostante ciò, la politica si assume il rischio, ci assumiamo questo rischio, i pareri contrari non sono vincolanti. Approvando questo bilancio, dimostriamo coraggio, e che la politica vuole dare fiducia all’azienda. Storicamente, l’Asm ha sempre avuto delle diseconomie, soprattutto a causa del entro “Blu Pandino”, costruito male e di fretta, con strutture che richiedono un grande sforzo e attenzione per la loro manutenzione. Tuttavia ci sono anche aspetti positivi: post pandemia, molte piscine hanno chiuso, mentre Blu Pandino ha registrato sempre un aumento di iscritti, diventando anche un luogo di inclusione sociale. Per questi ed altri motivi, l’aspetto economico degli ultimi anni ha visto un leggero miglioramento. Chiedo a tutti di fare un’analisi di cosa potrebbe dare, anche in aspetto sociale, questa azienda per il territorio".
La minoranza critica: "La politica ha fallito"
La parola è passata alla minoranza con il consigliere Jacopo Bacchi che ha replicato all’intervento del sindaco.
"Non vogliamo che ripetiate gli errori del recente passato - ha replicato a Bonaventi - soprattutto quando Merigo, nella sua seppur breve carica di presidente di Asm, ha dimostrato con la tipica irruenza imprenditoriale il vero potenziale di Asm, che avrebbe potuto trasformare l’Azienda, nel medio termine, da peso finanziario per le casse del Comune in una vera e propria risorsa per il nostro territorio e per i Comuni limitrofi. Purtroppo i tempi e i modi delle imprese non si sposano con i tempi e i modi della “cosa pubblica”. Da qui nasce il conflitto tra il presidente Merigo e il Comune, conflitto che la giunta Bonaventi non è stata in grado di risolvere, anzi si è tolta dal campo da gioco anziché diventare parte attiva. Se è vero che la politica è l'arte della mediazione in questo caso la politica ha fallito. Non è più tempo di nascondersi dietro i funzionari, non è più tempo di perdere lettere degli avvocati, non è più tempo di dare la colpa a chi c'era prima. È tempo che questa Giunta diventi parte attiva nel rilancio di Asm se non vogliamo che chiuda davvero".