Mensa ospedale, stipendi e orario giù: lavoratori in protesta
Cambia la ditta appaltatrice e si prennuncia un taglio del 23%.
Mensa ospedale: "Markas" vince l’appalto della ristorazione all’ASST Bergamo Ovest e si preannuncia un taglio del 23% su orario e stipendi. Lunedì presidio e assemblea dei dipendenti a Treviglio.
Mensa ospedale, tagli e protesta
Scendono in agitazione gli addetti alla ristorazione degli ospedali di Treviglio e Romano. Una settantina di lavoratori, per lo più donne e in regime di part time, a seguito del cambio di appalto operato dalla ASST Bergamo Ovest, si sono visti avanzare la richiesta di riduzione di orario per il 23%. Questo a fronte di un capitolato aumentato, dicono gli operatori di FilCams Cgil e Fisascat Cisl, perché prevede servizi aggiuntivi rispetto a quello precedente.
"Una situazione insostenibile"
“È una situazione insostenibile – si legge nel volantino che invita all’assemblea-presidio di lunedì 28, davanti alla portineria dell’ospedale di Treviglio - i lavoratori delle mense sono assunti con contratti che in media prevedono 20-24 ore settimanali, uno stipendio di 700-800 euro netti. Con il taglio previsto dall’azienda che subentra nella gestione dell’appalto, il nostro potere d’acquisto si riduce di almeno 200 euro. I nostri contributi pensionistici varranno sempre meno e dovremo lavorare più settimane per arrivare all’anno contributivo intero”.
Sindacati sul piede di guerra
Con questo accordo, “oggi siamo in grande difficoltà a garantire il mantenimento delle nostre famiglie – dichiarano Aronne Mangili di Filcams e Claudia
Belotti di Fisascat - E comunque, ogni giorno, festività comprese, facciamo del nostro meglio per garantire il servizio ai pazienti e ai dipendenti, con qualità e professionalità”.
“È un principio inaccettabile nonostante aumentino capitolato e servizi, compreso anche l’apertura serale della mensa per i dipendenti degli ospedali, si produce un danno ai lavoratori. Chiediamo l’applicazione dell’articolo 335 e seguenti del Ccnl, che prescrive il mantenimento del monte ore in assenza di una diminuzione del capitolato”.
I rappresentanti sindacali incontreranno nuovamente l'azienda mercoledì
prossimo, nella sede della Dtl a Bergamo, “ dove speriamo di trovare disponibilità a rivedere questa proposta”, concludono i sindacalisti.