Materna denunciata: parlano i due genitori che hanno sollevato problemi di sicurezza

Le famiglie hanno segnalato diverse criticità ma la scuola non ha fatto pervenire repliche.

Materna denunciata: parlano i due genitori che hanno sollevato problemi di sicurezza
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Materna denunciata in seguito a un incidente occorso a una bimba. Parlano i due genitori che hanno segnalato l'episodio all'Ufficio scolastico territoriale.

Materna denunciata

«Il gazebo della scuola materna è stato messo in sicurezza la settimana scorsa grazie a noi». A parlare senza peli sulla lingua sono Natascia Guarna e Giuliano Benaglio, i genitori che lo scorso ottobre avevano presentato le due denunce all’Ufficio scolastico territoriale di Cremona in seguito a un incidente occorso a una bimba. La piccola si trovava in giardino, mentre la maestra era in pausa.

Diverse criticità emerse

Dopo quell’episodio, le mamme avevano chiesto un incontro con la Direzione. Nell’assemblea tenutasi a novembre, erano emerse diverse criticità: una su tutte la messa a norma dell’edificio. Compreso il gazebo contro cui la bimba si era tagliata il viso. Il confronto aveva trattato in particolare la pausa di 30 minuti delle maestre in vigore da circa un anno, ma anche la messa a norma degli impianti della scuola e il denaro per la mensa anticipato. Una riunione che si era conclusa con dei chiariment rispetto all’anticipo, con la garanzia della regolarità degli impianti e della sistemazione del gazebo incriminato. Più complicata la questione pausa, che aveva sollevato perplessità sulla copertura e la sorveglianza dei bambini. Pausa legata a un accordo cui la Rsa peraltro si era dichiarata contraria.

Gazebo messo in sicurezza dopo la denuncia

materna denunciataLa vicenda ha avuto più di qualche strascico e ora i due genitori hanno deciso di parlarne.
«Prima di tutto tengo a precisare che la politica in questa storia non c’entra nulla - ha esordito Guarna - almeno da parte nostra,. Io infatti ho lasciato “Rivolta al futuro” un anno fa. Prima di presentare denuncia avevamo incontrato il presidente della Fondazione Massimo Cagna per parlare di lagnanze comuni anche ad altri genitori, ma eravamo stati invitati a portare i nostri figli in un’altra scuola. Il gazebo, a differenza di quanto affermato e scritto sul verbale dell’assemblea, è stato messo in sicurezza solo l’8 marzo. Sono state applicate delle coperture morbide sulle sbarre, da cui sono stati eliminati riccioli di ferro. Se non fossimo intervenuti sarebbe rimasto tale e quale, com’è stato per anni. Lo affermiamo perché sul documento che abbiamo ricevuto dall’Ufficio scolastico è scritto che il presidente si è attivato per mettere in sicurezza il giardino e un gazebo il 26 ottobre».

«Chi segnala viene schernito»

Poi la mamma si è tolta anche qualche sassolino dalle scarpe.
«Sono contenta che la denuncia sia servita per il bene dei bambini - ha continuato - Infatti in questo paese non viene attaccato chi trascura la sicurezza ma chi fa denuncia. Mi hanno schernito perché ho messo in evidenza le carenze del Consiglio d’amministrazione. In particolare alcune mamme e forse c’è da parte loro una motivazione politica». Un fiume in piena la mamma, che ha fatto cenno anche all’acconto mensa «trattenuto senza titolo, che il presidente aveva giustificato come una sorta di conto pigione», divenuto oggetto di un cambio di regolamento.
«Guarda caso adesso compare la richiesta di autorizzazione circa una quota forfetaria sempre di 60 euro, che verrà trattenuta da settembre a giugno... Una figuraccia che è costata anche del denaro, visto che era intervenuto anche l’avvocato della Fondazione», ha commentato ironica.

Problemi di sorveglianza

Infine il capitolo pausa insegnanti. «Non ho mai criticato la pausa come diritto, infatti le insegnanti fanno un lavoro davvero impegnativo - ha concluso - ma non capisco perché siano obbligate a farla. Infatti per prime hanno disdetto l’accordo sindacale, come mi ha confermato il sindaco Fabio Calvi. La legge del resto prevede la sorveglianza sugli alunni da quando fanno il loro ingresso a scuola a quando escono».
Contattata in merito all’intricata vicenda, la scuola materna non ha fatto pervenire dichiarazioni.

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