L'ultimo anno "da single" della Cassa Rurale di Treviglio
Il bilancio 2024 si chiude con il risultato migliore di sempre, a maggio l'assemblea per la fusione con Carate Brianza

Si chiude con il risultato migliore di sempre l'ultimo anno «da single» di Bcc Treviglio. A pochi giorni dal matrimonio annunciato con Bcc Carate Brianza, che sarà discusso dall'assemblea dei soci del primo maggio al PalaFacchetti, il 2024 per la Cassa rurale trevigliese si chiude con un utile loro da quasi 22 milioni di euro, trainato non tanto dagli interessi (i tassi si sono sgonfiati dopo gli anni della morsa anti-inflazione voluta dalla Bce) ma dall'aumento del margine di intermediazione.
I numeri della Bcc di Treviglio
Migliorano intanto ulteriormente anche gli indici di solidità patrimoniale della più importante banca della Bassa (21mila soci), anche grazie ad accontamenti per 8,82 milioni di euro (+ 52,12%). Il Total Capital Ratio, a conferma della solidità patrimoniale della Banca, ha raggiunto il 24,95 %. Scendono anche i crediti deteriorati, prossimi ai 10 milioni di euro, con le sofferenze nette ridotte a 1,31 milioni. Il Texas Ratio raggiunge l’8,56 %.
"Significativo il dato relativo alla raccolta, complessiva che si è confermata su valori superiori ai 2,5 miliardi di euro. Dal punto di vista del credito, si segnala l’importanza dell’attività ordinaria, caratterizzata da oltre 6.200 pratiche lavorate, finalizzate alla concessione di crediti per circa 410 milioni di euro, che hanno consentito di garantire il sostegno alle imprese ed alle famiglie del territorio" spiega l'istituto in una nota.
Scendono intanto i costi operativi, con un risparmio da 1,182 milioni di euro (- 3,15%). «Da ultimo, grande attenzione è stata destinata alle associazioni culturali, sociali, sportive presenti sul territorio e alle iniziative in favore dei soci con contributi totali superiori a 1,2 milioni di euro e all’attività di relazione e collaborazione con enti, istituzioni e fondazioni locali» conclude la Cassa rurale.
Verso la fusione con Carate
Credenziali decisamente buone, insomma, quelle che il presidente Giovanni Grazioli presenterà al tavolo della fusione con Bcc Carate Brianza, il cui progetto ha ricevuto recentemente il semaforo verde sia della capogruppo Iccrea (uno dei due grandi gruppi bancari dell'universo del credito cooperativo italiano) che, fondamentale, il benestare della Banca centrale europea. Ma dato che i matrimoni si fanno in due, quali sono i dati della consorella brianzola, che come Treviglio porterà in assemblea dei soci il progetto di fusione ai primi di maggio?
I rapporti non sono cambiati rispetto alle simulazioni di alcuni mesi fa: Carate è una Bcc più patrimonializzata e ricca, che doppia Treviglio sull'utile e sulla raccolta. Ma ha un terzo della base sociale della Cassa rurale trevigliese. L'indice Total Capital Ratio misura la "sicurezza" delle banche tramite il rapporto tra il loro patrimonio e il valore del credito ponderato dal relativo rischio. Quanto più è alto il TCR, tanto più la banca dà garanzie di solidità patrimoniale. I due valori trevigliesi e brianzoli sono più o meno sovrapponibili, con un leggero vantaggio per la banca della Bassa.
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