Economia

Lavoro, nel 2020 a Bergamo scende la disoccupazione (ma non è una buona notizia). Ci "salvano" le donne

Aumentano gli "inoccupati": la popolazione che non lavora e non sta cercando occupazione, in età da lavoro.

Lavoro, nel 2020 a Bergamo scende la disoccupazione (ma non è una buona notizia). Ci "salvano" le donne
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Per quanto possa sembrare controintuitivo nel pieno di una agghiacciante crisi sanitaria ed economica, tra il 2019 e il 2020 il tasso di disoccupazione in provincia di Bergamo è sceso. Anzi: ha continuato a scendere, dato che è in calo dal 2014. Contemporaneamente, sale però il tasso di occupazione femminile, che in controtendenza rispetto sia al trend regionale che a quello nazionale, torna in Bergamasca al valore del 2018. La prima, però, non è esattamente una buona notizia.

Lavoro, lo studio della Camera di commercio

Lo rivelano i dati della Camera di commercio, che hanno analizzato le medie annue del 2020 sui movimenti occupazionali in provincia. I numeri sono sempre "numeri medi" calcolati sull'anno di riferimento.

Diminuisce la forza lavoro

I dati mostrano che le forze lavoro, ossia la somma delle persone occupate e di quelle attivamente in cerca di lavoro (cioè i disoccupati) sono scese nel corso del 2020 sotto il mezzo milione di unità (497mila), e sono in calo da tre anni consecutivi. Il problema non è solo il calo degli occupati, ma soprattutto il calo delle persone che cercano lavoro.

Aumentano gli inoccupati: +7000 in età da lavoro

Aumentano, di conseguenza, gli "inoccupati": la popolazione né occupata né disoccupata, che non lavora e non sta cercando lavoro. Il dato preoccupante è che l'incremento maggiore di questa fetta di popolazione si è verificato tra la popolazione in età lavorativa (tra i 15 e i 64 anni): sono ormai quasi 232mila i bergamaschi in questa situazione, 7700 in più rispetto al 2019. Scende invece il numero degli inattivi in età "da pensione":, da 221mila a 219mila e 500.

Il tasso di disoccupazione scende

A differenza del tasso di occupazione (numero degli occupati in rapporto alla popolazione), il tasso di disoccupazione si calcola come numero dei disoccupati in rapporto alle forze lavoro (occupati più disoccupati). E' per effetto del calo delle persone in cerca di occupazione (il numeratore della frazione), che il tasso di disoccupazione si è abbassato dal 3,5% al 3%: lo stesso valore registrato nel 2008, spiega la Camera di Commercio. Un fenomeno in linea con il trend regionale e nazionale, sebbene in provincia di Bergamo  i numeri restino nettamente al di sotto della media  della Lombardia (del 5%) e dell' Italia (9%).

Donne più attive nel 2020

In provincia di Bergamo si è verificato però uno scostamento peculiare tra uomini e donne. Il calo della forza lavoro è dovuto infatti dalla diminuzione della componente maschile, che è stata però in parte controbilanciato dall’aumento della componente femminile. "Una particolarità, questa, della provincia bergamasca rispetto alla situazione regionale e nazionale" precisa la Camera di commercio.

Aumenta quindi  sia il tasso di attività femminile (occupate e disoccupate in cerca di lavoro, in rapporto alla popolazione) che il tasso di occupazione femminile, che torna al livello del 2018. "Dato che il tasso di occupazione femminile in Lombardia si è abbassato, si riduce il divario tra il valore provinciale e quello regionale" conclude la Camera di commercio. Un'inversione di tendenza: l'occupazione femminile è infatti storicamente un "punto debole" dell'economia bergamasca e in provincia per anni si sono registrati, tra le donne, tassi di attività inferiori sia alla media lombarda che a quella nazionale.

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tasso occupazione femminile
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tasso occupazione maschile
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