L’agriturismo traina il settore turistico, parola di Confagricoltura Lombardia

Il responsabile del settore agriturismi Vimercati: “Promuovere prodotti e tradizioni locali è un investimento sul futuro”.

L’agriturismo traina il settore turistico, parola di Confagricoltura Lombardia
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In occasione della Giornata mondiale del turismo che si è celebrata ieri, 27 settembre, Confagricoltura Lombardia vuole evidenziare il ruolo dell’agriturismo, che contribuisce in modo rilevante alle perfomance del settore.

Agriturismo: un fatturato di quasi due miliardi di euro

Un fatturato di quasi due miliardi di euro nelle oltre 23mila aziende in Italia, espressione di una multifunzionalità delle imprese agricole sempre più sviluppata e diffusa.

“ll comparto nell’ultimo anno ha registrato una crescita del 5,9% degli arrivi e del 5,7% di presenze, rispetto al 4% e al 2% di tutto il settore
turistico. Gli stranieri fanno in media soggiorni più lunghi: 5 giorni rispetto ai 3 degli italiani - evidenzia il Centro Studi di Confagricoltura -
Un filone, quello dell’agriturismo, che fa del suo legame col territorio e delle tipicità enogastronomiche il suo punto di forza. Ci sono comunque spazi di miglioramento: i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo mostrano come la crescita del turismo in Italia sia inferiore rispetto a quella degli altri principali Paesi del Sud Europa (il 33% contro il 50% negli ultimi cinque anni), Francia e Spagna in particolare”.

“In Lombardia strumento di promozione del territorio”

“L’agriturismo lombardo è potenzialmente qualcosa di unico nel panorama mondiale - spiega Gianluigi Vimercati, responsabile del settore agriturismi di Confagricoltura Lombardia - Qui si coniuga la possibilità di soggiornare in un territorio magnifico a livello paesaggistico, vicino a centri storici di pregio, città d'arte e nel cuore dell'area più produttiva d'Italia. Qui in territori ristretti convivono decine di prodotti tipici, decine di vini Docg, doc e dop: l’agriturismo può quindi essere un potentissimo strumento di promozione del territorio, dei suoi prodotti, del suo artigianato e della sua gente. Abbiamo aziende agrituristiche magnifiche, che lavorano benissimo, che sono effettivamente in grado di dare al turista ciò che cerca. Tuttavia spesso sono lasciate sole a combattere una battaglia impari contro chi trasforma il territorio, non lo protegge e non è interessato a promuoverlo, almeno non nei fatti. Promuovere i prodotti e le tradizioni locali non è solo una polizza sul presente, ma è un investimento sul futuro: offriamo ciò che di più autentico abbiamo, ciò che nessun altro potrà copiarci, ciò che forse neppure noi saremo in grado di riproporre una volta svanito”.

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