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La recessione da post lockdown presenta il conto a Romano
La recessione del post lockdown pandemico lascia il segno: chiuse 92 società nel 2020
Novantadue società chiuse, l'economia cittadina presenta il conto del 2020.
La recessione post lockdown
Non è bastato l'alto prezzo pagato da Romano in termini di vite umane all'anno caratterizzato dall'esplosione della pandemia da covid 19. Le conseguenze del lockdown delle attività economiche hanno evidenziato una situazione economica in crisi. Lo attestano i numeri delle società con sede legale in città, chiuse nel corso del 2020. La fetta più grande delle 92 attività è quella relativa alle società che forniscono servizi. Sono trentasei in totale, divise tra assicurazioni, agenzie di compravendita immobiliare, finanziarie altre ancora. Crisi evidente anche nella piccole attività, quelle dei negozi. Ventitré i commercianti e gli esercenti che hanno abbassato per l'ultima volta la serranda nel 2020.
Edilizia in crisi
Un settore chiaramente in crisi nel 2020 è quello dell'edilizia. Sono 20 le società di artigiani che hanno chiuso nell'anno appena passato. Tra i piccoli imprenditori una categoria in particolare, anche quest'anno ha inciso sul totale. E' quello dei bar e pub, sono otto i locali che hanno cessato l'attività. Infine il settore agricolo, con cinque imprenditori che hanno deciso di chiudere i battenti.
Per far fronte ad una crisi prevedibile, considerato il fermo imposto dal Governo per l'emergenza sanitaria, il Comune di Romano ha messo in campo delle azioni, affiancate ai ristori statali. "Per cercare di aiutare le attività economiche danneggiate dal lockdown abbiamo indetto due bandi che nel complesso hanno distribuito migliaia di euro sul territorio.- ha detto il sindaco Sebastian Nicoli – Contributi che metteremo di nuovo a disposizione appena l'iter burocratico ce lo permetterà, cercando di arrivare a tutte le attività che ne hanno bisogno".